CHARRAS, Jean-Baptiste-Adolphe, barone

Enciclopedia Italiana (1931)

CHARRAS, Jean-Baptiste-Adolphe, barone

Alberto Baldini

Generale e scrittore militare, nato a Phalsbourg nel 1810, morto a Basilea il 23 gennaio 1865. Nel 1830 fu espulso dalla Scuola politecnica per avere inneggiato a La Fayette e cantato la Marsigliese, ma, scoppiata la rivolta che abbatté il trono di Carlo X, lo Ch. corse di nuovo in mezzo ai suoi compagni del Politecnico, e guidò le colonne d'assalto contro le Tuileries e l'Hôtel de Ville. Per la sua passione politica venne collocato in aspettativa, poi richiamato. Da tenente d'artiglieria scrisse articoli di critica militare nel National. Trasferito in Algeria per le sue idee repubblicane, si distinse in molti fatti d'arme e nei momenti di riposo s'occupò anche di studî archeologici. Tornato in patria in licenza nel 1848 alla vigilia della rivoluziane, lo Ch., appena giunto a Parigi, fu promosso tenente colonnello e nominato segretario della Commissione di difesa, poi sottosegretario di stato alla Guerra. Eletto deputato, fu uno dei più influenti membri della sinistra repubblicana. Protestò contro l'elezione a presidente di Luigi Napoleone Bonaparte, e votò contro la spedizione di Roma. Alla restaurazione bonapartista fu arrestato ed esiliato. Visse nel Belgio, in Olanda e finalmente in Svizzera.

Come scrittore è noto per la sua Histoire de la campagne de 1815. Waterloo (Bruxelles 1857; 6ª ed., Parigi 1869), serrata critica di Napoleone I. Scrisse anche: Histoire de la guerre de 1813 en Allemagne (Lipsia 1866; 2ª ed., Parigi 1870); Les trois maréchaux: MM. Saint-Arnaud Magnan, Castellane (Bruxelles 1852).

Bibl.: Ambert, Portraits républicains... le Colonel Ch., Parigi 1870.

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