COULOMB, Charles-Augustin de

Enciclopedia Italiana (1931)

COULOMB, Charles-Augustin de

Giuseppe ALBENGA
Enrico FERMI

Fisico, nato ad Angoulême il 14 giugno 1736, morto a Parigi il 23 agosto 1806. Nominato sottotenente del genio militare nel 1758, percorse la carriera militare fino al grado di tenente colonnello del genio, occupandosi di lavori di fortificazione alla Martinica, a Rochefort, all'Isle d'Aix e a Cherbourg. Nel tempo stesso attendeva a ricerche di meccanica applicata. Nel 1776 pubblicò la memoria Application des règles de maximis et minimis à quelques problèmes de statique, in cui tratta, fra altri problemi, la stabilità delle vòlte; poi, oltre ad opere di minore importanza, scrisse la Théorie des machines simples (1779), nella quale tien conto delle resistenze passive, attriti e rigidezza delle funi, utilizzando i risultati delle proprie ricerche iniziate a Rochefort. Questi studî gli valsero la nomina a membro dell'Académie des sciences (1784). Nello stesso anno fu nominato intendente generale delle acque e fontane di Francia, carica che tenne fino al 1792, quando gli avvenimenti rivoluzionarî lo ridussero a vita privata. Era stato intanto nominato conservatore delle mappe e dei rilevamenti. A questo periodo appartengono una memoria sui mulini a vento (1781) e le ricerche sulla resistenza e sull'elasticità di torsione dei metalli (1784), per eseguire le quali ideò la bilancia di torsione, conosciuta sotto il suo nome. Tra il 1785 e il 1789 il C. scrisse ancora sette memorie sull'elettricità e sul magnetismo; in esse giunse alla legge di attrazione e repulsione delle masse elettriche e magnetiche. Fondato l'Institut, ne fu eletto membro nel 1795 e nel 1803 venne confermato tale. Nel 1802 aveva avuto l'incarico d'ispettore generale dell'istruzione pubblica. Fino agli ultimi anni della sua vita si dedicò ad argomenti di fisica e d'ingegneria, quali la resistenza dei fluidi in moto lento e varî problemi legati con la costruzione delle bussole.

Legge di Coulomb. - È la legge che stabilisce come si attraggono e si respingono due cariche elettriche oppure due poli magnetici puntiformi. Essa dice: Due cariche elettriche (oppure due poli magnetici) esercitano una sull'altra una forza attrattiva o repulsiva secondo che i segni delle due cariche (o poli) sono diversi oppure uguali; l'intensità di tale forza è direttamente proporzionale al prodotto delle due cariche elettriche (o masse magnetiche) e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza. Tale forza è dunque data da

dove k è un fattore di proporzionalità, e ed e′ sono le cariche elettriche (o le masse magnetiche) ed r la distanza. Si può dare un significato all'espressione precedente anche in segno, ove si consideri positiva una forza repulsiva, e negativa una attrattiva. Nel sistema di misure elettrostatiche, si determina l'unità di carica elettrica in modo che nel vuoto risulti = 1 il coefficiente k per la forza elettrica; invece per il sistema elettromagnetico si determina l'unità di polo magnetico in modo che risulti = 1 nel vuoto il coefficiente k relativo alla forza magnetica (v. elettrostatica; magnetismo).

Il Coulomb come unità di misura. - È un'unità pratica di quantità d'elettricità che può definirsi come la quantità d'elettricità, il cui passaggio attraverso a un voltametro ad argento separa mgr.1,118 d'argento, o anche la quantità d'elettricità trasportata in un secondo da una corrente di un ampère. Con grandissima approssimazione il Coulomb si può prendere eguale a 1/10 dell'unità elettromagnetica assoluta di quantità d'elettricità. Esso è uguale a 3•109 unità elettrostatiche assolute (v. elettriche, misure).

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