Soutine, Chaïm

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Pittore (Smilovič, Minsk, 1894 - Parigi 1943). Nato da povera famiglia ebraica, frequentò l'accademia di Vilnius; a Parigi dal 1913, studiò G. Courbet e P. Cézanne, oltre che gli antichi maestri (soprattutto Rembrandt, Tintoretto, El Greco), e fu amico di M. Chagall, I. Lipchitz e A. Modigliani. Grazie alla conoscenza e all'apprezzamento di mercanti quali Léopold Zborowski e di collezionisti quali Albert C. Barnes, Madeleine e Marcel Castaing, poté superare le difficoltà legate al suo temperamento inquieto che lo portava ad alternare momenti di frenetica ispirazione a lunghi periodi di abulia. Durante i soggiorni a Céret e a Cagnes (1919-22) lavorò assiduamente al paesaggio e alla natura morta; poi si dedicò prevalentemente al ritratto. Nei suoi paesaggi, dai colori violenti e spesso discordanti, raggiunse effetti analoghi a quelli degli espressionisti tedeschi, mentre nei ritratti seppe esprimere una malinconia racchiusa e profondamente tragica. Oltre cento opere di S. sono conservate, dal 1924, nella fondazione Barnes a Filadelfia; altri dipinti nel Museum of modern art a New York, nel Musée national d'art moderne a Parigi, nel Musée des beaux-arts a Grenoble.

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