Ceruloplasmina
Dizionario di Medicina (2010)
ceruloplasmina
Sostanza proteica contenente rame paramagnetico (il nome deriva dal colore blu delle sue soluzioni concentrate), presente nel plasma sanguigno. La quantità di rame presente nel sangue (cupremia) è rappresentata nella quasi totalità dal rame della ceruloplasmina. Pur svolgendo un ruolo nella regolazione del trasporto e bilancio del rame, la sua principale importanza è da attribuire alla spiccata attività ossidasica (catalizza l’ossidazione di numerose sostanze normalmente presenti nell’organismo, come la serotonina, le catecolamine, l’adrenalina, la noradrenalina e l’acido ascorbico), o meglio ferrossidasica: la ceruloplasmina ossida il ferro ferroso a ferrico e ne promuove l’incorporazione nella transferrina e quindi la sua utilizzazione. Il contenuto normale di ceruloplasmina nel plasma umano è di 16÷32 mg per 100 cm3; aumenti si verificano nella gravidanza e in alcune condizioni morbose (schizofrenia, alcune malattie infettive, ecc.); diminuzioni nella nefrosi lipoidea genuina e nella degenerazione epato-lenticolare. È utilizzata in ematologia per risonanza paramagnetica elettronica.
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