CAVAZZONI, Girolamo, detto da Urbino

Enciclopedia Italiana (1931)

CAVAZZONI, Girolamo, detto da Urbino

Fausto Torrefranca

Figlio di Marcantonio detto da Bologna, cantore della cappella di S. Marco, nacque tra il 1522 e il 1524. È considerato come l'autore più rappresentativo della musica d'organo nella prima metà del Cinquecento. Pubblicò a Venezia: Intavolature, cioè Recercari, Caiozoni, Himni, Magnificat composti per Hieronimo de Marcantonio da Bologna detto d'Urbino, Libro Primo (senza indicazione di luogo di stampa né di anno, ma 1542 o 1543), e Intabolatura d'organo cioè Misse Himni Magnificat composti per Hieronimo ecc., Libro Secondo... 1543 Il primo libro fu ristampato da Antonio Cardano, senza indicazione di anno. Un altro ricercare fu pubblicato in una raccolta Musica nova accomodata per cantar e sonar sopra organi et altri strumenti... Venezia 1540.

Era figlioccio del card. Bembo; ai servigi del quale si trovava con íl padre, e nella Dedica chiama la prima opera "primitie della mia giovinezza". Fu poi a Mantova; l'anno della morte è ignoto. Fu maestro dell'organaro bresciano Costanzo Antegnati (v.). La canzone sopra I lè bel e bon, trascritta da G. Benvenuti, è un nitido modello del genere.

Riedizioni: L. Torchi, L'arte musicale in Italia, vol. III (13 Ricercari: trascrizione inesatta); G. Benvenuti, Classici della musica italiana, quaderno 23-24 (precisa).

Bibl.: G. Bastianelli, Musicisti d'oggi e di ieri, Milano 1914 (interpretazione arbitraria); G. Pannain, Origini e sviluppo dell'arte pianistica in Italia, Napoli 1918; A. Pirro, Les Clavecinistes, Parigi s. a. ma 1925.

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