Catoblepismo

NEOLOGISMI (2018)

catoblepismo


s. m. Vicinanza eccessiva e anomala tra i rappresentanti della politica e il mondo imprenditoriale.

• Quelli che conoscono la materia dell’economia e della finanza dicono che sì, il «catoblepismo» evocato da Fabrizio Barca nel suo manifesto di insediamento per la leadership del Pd indica un problema sentito nella comunità scientifica. Ora si tratta di scaldare anche i cuori democratici nella tempesta post elettorale. Ma intanto Barca ha sfoderato tutte le arti del suo lessico didattico. […] p.s. Catoblepismo ‒ da catoblepa, secondo la Treccani leggendario quadrupede africano, con il capo pesante sempre abbassato verso terra ‒ dovrebbe significare la perversa alleanza tra banche e affari denunciata da Raffaele Mattioli. (Pierluigi Battista, Corriere della sera, 13 aprile 2013, p. 9, Primo Piano) • In principio furono «catoblepi», prima di assumere le sembianze di boiardi, i grandi feudatari aristocratici russi di cui Ivan il Terribile tentò di ridimensionare il potere. Il catoblepa è un animale fantastico descritto da Plinio il Vecchio, emblema del rapporto patologico tra due entità, riesumato dal banchiere Raffaele Mattioli dopo la nascita dell’Iri, quando si scoprì che le banche possedevano le industrie e le industrie possedevano le banche. Il groviglio incestuoso del «catoblepismo». Un neologismo ricomparso nelle tesi di Fabrizio Barca per la candidatura alle primarie del Pd derivante dal nome dell’inquietante animale, che viene citato anche in «Supergiovani», canzone di Elio e le Storie Tese. (Alberto Statera, Repubblica, 30 gennaio 2014, p. 32, R2 Cultura) • Gli esempi si possono sprecare e, per limitarci al nostro Paese, si possono ricordare gli ultimi giorni da banca tuttofare della Società generale di credito mobiliare ben descritti da Maffeo Pantaleoni nell’ultimo scorcio di Ottocento, o il tentativo (finito in quello che Raffaele Mattioli definì «catoblepismo») di utilizzare da noi quello che era considerato un modello bancario tedesco, tentativo sfociato in una serie di immobilizzi devastanti e di salvataggi a ripetizione. (Pietro Cafaro, Avvenire, 5 gennaio 2016, p. 3, Idee).

- Derivato dal s. m. catoblepa con l’aggiunta del suffisso -ismo.

- Già attestato nell’Unità del 24 novembre 1984, p. 10, Economia e lavoro (Antonio Mereu).

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