CATALOGO

Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)

CATALOGO (IX, p. 424)

Anita MONDOLFO

La tendenza all'unificazione nella catalogazione, almeno per autori nell'ambito nazionale, si estende; si diffonde l'applicazione delle norme sancite; di codici di norme si provvedono i paesi che ne erano privi. E poiché la catalogazione per autori, nonostante il rinnovato interessamento per il catalogo sistematico e il crescente sviluppo di quello a soggetto, resta sempre il lavoro fondamentale di una biblioteca, la biblioteca del British Museum ha posto mano, nel 1931, alla ristampa del suo grandioso catalogo.

Impulso a più larga unificazione hanno dato le ottime Norme della Vaticana, intese ad accordare sempre più estesamente alle lingue latine le regole anglo-americane; norme seguite da studî in corso per tentativi di una codificazione, sia pur limitatamente, internazionale, cui attende anche un sottocomitato della Federazione delle biblioteche. L'idea, apparsa al congresso di bibliografia di Bruxelles nel 1910, è stata ripresa nel congresso mondiale di Roma nel 1929.

Dalla progrediente unificazione deriva - e la promuove - il diffondersi del sistema d'accentramento della schedatura a stampa con fornitura di schede a biblioteche associate, e della catalogazione collettiva interbibliotecaria. Il primo è stato applicato in Italia nella catalogazione complementare di quella di Washington che la Vaticana attua dal 1930. La catalogazione collettiva si attua in varî campi, ed è già addirittura generalizzata nel campo della letteratura periodica, per università, per città e anche per nazioni, quasi sempre affidata alla stampa.

Dal '29 si attua nella Civica di Berna per tutta la suppellettile delle biblioteche svizzere; a Londra nella National Central Library quale organo di collegamento tra parecchie biblioteche londinesi, specie per il prestito, e anche presso 9 biblioteche specializzate in scienze economiche e sociali che hanno pubblicato una buona bibliografia; nella Bodleiana (Oxford) dal '30 si raccoglie la bibliografia inglese anteriore al 1640 da 200 biblioteche di colleges e se ne dispone la stampa; nella Biblioteca degli alti studî a Delft (Olanda) quella della letteratura tecnica dei Paesi Bassi, dal '35, a complemento del catalogo generale della Biblioteca dell'Aia; a Parigi, nella biblioteca della Sorbona, dal '36, la segnalazione del materiale delle biblioteche annesse, a complemento del catalogo della Nationale. Molto diffusa è nelle biblioteche americane, per città, per stati, per soggetti. Le due imprese, catalogo centrale e fornitura di schede a stampa, si accoppiano nella Library of Congress, dove dal '33 si stampano e si diffondono le schede delle segnalazioni che pervengono da più di 600 biblioteche degli Stati Uniti (Union Catalog).

Tra le biblioteche più benemerite in questo campo si allinea la Biblioteca di stato di Berlino che mentre prosegue la catalogazione a stampa degl'incunabuli, ha posto mano nel '31 alla stampa del Preussischer Gesamtkatalog, che dal '35, e dalla lettera B, è diventato Deutscher Gesamtkatalog: catalogo già di 12 biblioteche prussiane e della Biblioteca di stato di Monaco e della Nazionale di Vienna, poi esteso a più di 100 biblioteche tedesche con più di 35 milioni di volumi complessivamente; il più grande catalogo a stampa. Pronto in manoscritto per un lavoro che è durato più di un trentennio, su piani di Fr. Althoff e H. von Treitschke e su direttive di Fr. Milkau, comprende le segnalazioni anteriori al 1930. Si è già pubblicata in anticipo la voce su Goethe cui, tra l'altro, risale la paternità dell'idea di un Gesamtkatalog e della parola. Dal 1905, per l'Auskunftsbureau der deutschen Bibliotheken, che al catalogo è connesso, un larghissimo sviluppo di informazioni bibliografiche e di prestito collega e, in certo modo, integra tutte le biblioteche tedesche.

Lavorano efficacemente in questo senso anche istituti extrabibliotecarî: dal '32 l'Istituto di studî romani raccoglie un grandioso schedario a soggetto, di bibliografia romana; dal '37 l'Istituto di cultura fascista un analogo schedario interessante il fascismo; ambedue in Roma. Iniziative che stanno tra il catalogo centrale e la bibliografia.

Guadagna ovunque terreno la catalogazione a soggetto; e anche quella analitica cui offre vasto e ricco campo la documentazione. Dalla Vaticana vengono ora applicate, in unico catalogo-dizionario, ai varî fondi di manoscritti già descritti per la stampa.

Per il sistematico seguitano a tenere il campo le tre classificazioni: decimale, Cutter, di Washington. Sebbene in non pochi paesi di Europa permanga innegabilmente diffusa l'avversione alla classificazione decimale e si affermi anche in nomi di rilievo, pure in questi stessi paesi molto se ne parla e se ne vedono proposti gli schemi per biblioteche specializzate e anche per biblioteche popolari, limitati ai primi frazionamenti; ed è adottata da quasi tutti i centri di documentazione che lavorano attivamente. Intanto il catalogo di Washington, dagli ottimi quadri di classificazione sistematica, diffonde in America - specie nelle universitarie - e in altri paesi regole, schemi e metodi, ed è diffuso in serie intiere o parziali nelle più grandi biblioteche del mondo. Per penetrare anche nelle biblioteche che sono decimaliste, aggiunge dal '31 nelle schede a stampa la traduzione in simbolo decimale della propria classificazione, il quale gli è provvisto dall'A.L.A.

Si va estendendo l'impiego della fotografia alla riproduzione dei cataloghi: è già in atto alla Nationale di Parigi, e la Library of Congress si appresta a riprodurre tutto il suo grandioso schedario in occasione dell'ampliamento dei locali. Ad alleggerire il lavoro di schedatura si parla anche dell'uso della fotografia nella compilazione dei cataloghi, e cioè della riproduzione fotografica dei frontespizî, con segnalazioni complementari di formato e di paginazione.

Bibl.: Vedere ai capoversi "Catalogazione" e "Classificazione" bibliografie, atti di congressi, ecc. citati alla voce biblioteca, App. Ricca, anzi esuberante, la produzione di discussioni e di manuali particolari, i più in servizio delle molte scuole di biblioteconomia dell'estero; anche nei paesi nordeuropei, in Russia, in Giappone e in Cina.

Trattazioni generali: Catalogers' and Classifiers' Yearbook compiled by the Catalog section of the A.L.A., Chicago 1930 in cont.; M. Mann, Introduction to cataloging and classification of books, Chicago 1930; H. A. Sharp, Cataloging, 2ª ed., Londra 1937; ottimo, corredato di ampia esauriente bibliografia, R. Kayser, Die Katalogisierung, in Handbuch der Bibliothekswiss. a cura di Milkau, II, Lipsia 1933, pp. 237-318; J. Vorstius, Die Katalogprobleme im Spiegel der ausländischen Fachliteratur seit 1930, Lipsia 1933 (Samml. bibliothekswiss. Arbeiten a cura di K. Haebler, fasc. 44). Manca una storia generale del catalogo; l'Italia ne ha raccolto in parte il materiale documentario in I cataloghi delle bibl. it., Roma 1927-33, estr. da Acc. e bibl. d'Italia; la Germania in H. Trebst, Die Kataloge der grösseren Bibliotheken des deutschen Sprachgebietes, Berlino 1935.

Trattazioni speciali: Per cat. e a sogg.: Norme per il cat. degli stampati, Città del Vaticano 1931, ed. dalla Vaticana a cura principalmente di J. Ansteinsson, con norme anche per ordinamento di schede in cat.-dizionario; Régles générales proposées pour la rédaction des catalogues en vue de leur unification, Parigi 1929, Ass. des bibl. franç.; L. Ferrari, Il cat. a sogg.: quesiti ed esperienze, in Il I° Congresso dell'Ass. dei bibl. it. Modena-Firenze 12-15 giugno 1932, Roma 1932, pp. 51-55; G. Fumagalli, Regole per il cat. a sogg. o reale della Bibl. del Fiore a Rodi nell'Egeo, estr. da Acc. e bibl. d'It., 1935, pp. 295-322; confronto tra le regole anglo-americane e le tedesche in J. Ansteinsson, Subject Katalog-Schlagwortkatalog, in I° Congresso mondiale delle biblioteche e di bibliografia, Roma-Venezia 15-30 giugno 1929, Atti, II (1931), pp. 160-66. Per cat. sistem.: I. Schunke, Die systematischen Ordnungen. Versuch einer geschichtlichen Übersicht, nel Zentralblatt f. Bibliothekswesen, 1927, pp. 377-399; C. Diesch, Katalogprobleme u. Dezimalklassification, Lipsia 1929; E. C. Richardson, Classification theoretical and practical, 3ª ed., New York 1930; Sistemi di classificazione degli stampati, Città del Vaticano 1935, ed. da Bibl. Vaticana, Scuola di biblioteconomia; W. C. B. Sayers, Introduction to library classification theoretical, historical and practical, 4ª ed., Londra 1935. Per la catalogazione collettiva: A. Brown, A bibliography of union list of Serials. Supplement, in G. E. Malikoff, Union list of serials in the libraries of the U.S.A. & Canada, New York 1931; A. Berthold, Union catalogues. A selective bibliography, Fladelfia 1936 (poligrafia); H. Fuchs, Der deutsche Gesamtkatalog, estr. da Zentralblatt f. Bibliothekswesen, 1935, pp. 74-81; C. Galassi Paluzzi, Lo schedario centrale di bibliografia romana (Istituto di studi romani), Roma 1932; dal quale schedario è prossimo l'inizio della pubblicazione di un bollettino relativo alla bibliografia corrente; G. Avanzi, Lo schedario centrale di bibliografia sul fascismo, Roma 1937; estr. da Nuova Antologia. Per la riproduzione meccanica e fotografica di schede; A. Predeek, Fortschritte im Katalogdruck nach dem Adrema-System, in Miscellanea W. Munthe, Oslo 1933, pp. 197-210; W. Schürmeier, Die Photographie im Dienste der bibliothekarischen Arbeit, in Zentralblatt f. Bibliothekswesen, 1933, pp. 580-83. La collezione Indici e cataloghi di cui già si pubblicarono 21 voll. (Roma 1884-1917) a cura del Ministero della pubblica istruzione, è ripresa a cura del ministero stesso; si prosegue la catalogazione dei fondi di manoscritti e stampati rimasta interrotta, e si è iniziata quella di altri fondi.

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