CASTULONE

Enciclopedia Italiana (1931)

CASTULONE (lat. Castŭlo, -ōnis)

Francesco Pellati

Città degli Oretani nell'Hispania Tarraconensis, sui confini della Betica, lungo il corso superiore del Betis. Dapprima alleata dei Cartaginesi (nativa di Castulo era Imicle, la moglie di Annibale), si schierò poi dalla parte di Scipione e dei Romani; tornò ancora ai Cartaginesi e infine fu sottomessa dai Romani. Già prima di Augusto godette del diritto di latinità; fu poi municipio romano, e, iscritta nella tribù Galeria, appartenne al conventus Carthaginiensis. Il suo nome è la trascrizione romana di un antico nome iberico. Strade romane la univano a Cartagena e a Cordova. Era situata in una regione montuosa e boscosa, il Castulonensis Saltus (Sierra di Segura), in vicinanza di importanti miniere di piombo argentifero, che le dettero prosperità e fortuna. La città ha lasciato poche rovine degli antichi monumenti perché le pietre di essi furono in gran parte adoperate come materiale da costruzione; frammenti provenienti dalla città sono murati nel cortile del museo di Madrid.

Bibl.: Hübner, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. class. Altertumswiss., III, coll. 1778-1780; Albertini, Les divisions administr. de l'Espagne romaine, Parigi 1923.

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