CASTRUM NOVUM d'Etruria

Enciclopedia Italiana (1931)

CASTRUM NOVUM d'Etruria

Giulio Quirino Giglioli

Stazione della Via Aurelia. quattro miglia circa a mezzogiorno di Civitavecchia (Centumcellae) nella località detta ora Tor Chiaruccia a Capo Linaro, che è il punto collinoso della costa più avanzato nel Tirreno. Il posto è determinato dagl'Itinerarî e dalla Tabula Peutingeriana. In quel punto doveva essere il confine tra il territorio di Cere e quello di Tarquinia; per questo e per l'importante posizione strategica i Romani lo occuparono nel 290 a. C. con una colonia cittadina che poi, dopo una nuova deduzione cesariana, assunse il nome di Colonia Iulia Castrum Novum. Si è preteso, senza fondamento, che corrispondesse all'antichissimo Castrum Inui.

Al principio del sec. V, Rutilio Namaziano ne parla come di un paese semi-diroccato (Itin., I, 227) e poco dopo dovette sparire per sempre.

Bibl.: H. Nissen, Ital. Ladensk., II, Berlino 1902, p. 354; Ch. Hülsen, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., III, col. 1770; Corp. Inscr. Lat., XI, p. 530; K. Miller, Itin. rom., Stoccarda 1916, p. 247.

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