Cartello

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

cartello

Sandrine Labory

Accordo tra più produttori indipendenti di un bene o un servizio, volto a implementare strategie che tendono a limitare la concorrenza sul mercato, fissando alcuni parametri, quali le condizioni di vendita, il livello dei prezzi, la quantità prodotta e altro. Generalmente, tali accordi sono instabili, dal momento che l’incentivo da parte di ciascuna delle imprese partecipanti a defezionare è forte. Secondo quanto mostrato dalla teoria economica , infatti, l’azienda che si dissocia da quanto stabilito dal c. può fortemente aumentare il suo profitto, a scapito degli altri partecipanti.

L’accordo del cartello nella teoria dei giochi

Nella teoria dei giochi, l’accordo del c. è formalizzato attraverso il dilemma del prigioniero. Per es., in un mercato con due imprese produttrici, se esse cooperano, guadagnano ciascuna abbastanza bene (100); se una delle due defeziona e l’altra continua a rispettare l’accordo, la prima aumenta fortemente il suo profitto (200), mentre la seconda guadagna decisamente poco (10); se, invece, nessuna delle due collabora, il guadagno è basso per entrambe (30). Le aziende si trovano di fronte a un dilemma nella loro scelta strategica: se una coopera, ma l’altra non fa altrettanto, perdono molto; d’altra parte, i guadagni potenziali della defezione sono molto elevati. Il risultato è che, generalmente, entrambe le imprese sceglieranno di non rispettare l’accordo.

I c., tuttavia, divengono stabili se la situazione descritta si svolge in un arco di tempo lungo (per cui il gioco si ripete un numero infinito di volte). La teoria dei giochi mostra che alcune strategie cooperative possono essere profittevoli (per es., cooperare finché tutti cooperano, ma tornare alla concorrenza per sempre se un concorrente inganna). Inoltre, i c. sono più difficili da sostenere se il mancato rispetto dell’accordo è difficile da identificare (la domanda o la quantità prodotta dei rivali sono osservate imperfettamente), se le imprese sono troppo numerose, oppure anche troppo poche (l’economista R. Selten ha dimostrato che, in certe condizioni, 4 possono essere poche e 6 troppe).

Legge antitrust e programmi di clemenza

Se i c. sono vietati dalla legge antitrust, sono anche molto difficili da identificare nella realtà. I «programmi di clemenza» (leniency programmes) sono un valido aiuto per le autorità di regolazione della concorrenza, anche perché prevedono un’esenzione, totale o parziale, dalle multe previste in caso di collusione, per le imprese che aiutano le suddette autorità a provare l’esistenza del cartello. Le multe riducono i profitti derivanti dal c.; i programmi di clemenza, invece, aumentano i profitti dalla defezione, tendondo indirettamente a far ridurre la probabilità di creazione e soprattutto di stabilità dei cartelli.

Esistono anche alcuni casi di c. riconosciuti e legali, che regolano il prezzo di alcuni beni: per es. l’OPEC, che è costituita da numerosi Stati produttori di petrolio, oppure i c. all’esportazione, come quello implementato negli Stati Uniti, con il Webb-Pomerene export trade act del 1918.