Carelia

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(finland. Karjala) Regione geografica dell’Europa settentrionale che abbraccia la parte orientale della Fennoscandia: è limitata a NE dal Mar Bianco, a O dalla principale serie di rilievi morenici finlandesi (Maanselkä), a S dal corso del fiume Svir′, che unisce i due laghi Onega e Ladoga.

Il clima è freddo, con venti violenti e precipitazioni non abbondanti. Numerosissimi i laghi e gli stagni (oltre 2000), che occupano un quinto della superficie (Ladoga e l’Onega, i maggiori; discretamente grandi anche il Seg, il Vyg, il Top). Tra i fiumi, il più lungo è il Kem′, tributario del Mar Bianco. La parte settentrionale della regione è coperta da tundra, la parte meridionale da foreste (3/5 del territorio). Le risorse maggiori sono il legname, il cui trasporto è favorito dai fiumi e dai laghi, e la pesca (lacustre, grazie all’abbondantissima ittiofauna, e marina). Notevoli anche gli stabilimenti per la produzione di fertilizzanti, di cellulosa, le cartiere, i mobilifici. Discreto il patrimonio minerario: giacimenti di ferro, di bauxite e di marmi.

Gli abitanti ( Carèls) sono una popolazione finnica affine ai Vepsi, dedita alla caccia e alla pesca. I loro canti, tramandati dai laulajat (cantori), fornirono materia al Kalevala (➔). Convertiti al cristianesimo di rito greco-ortodosso, conservano, come gli altri Finni, alcune credenze pagane.

Il careliano è una lingua appartenente al gruppo balto-finnico della famiglia ugrofinnica, parlata anche da stanziamenti compatti careliani nel governatorato di Tver′. Si distinguono 3 varietà: una settentrionale, a N dei laghi Ladoga e Onega, una di Olonec, considerato da alcuni glottologi un idioma a sé, a NE del lago Ladoga, e una meridionale, nella regione di Tver′.

Politicamente la C. forma la Repubblica autonoma di Karelija (172.400 km2 con 697.521 abitanti nel 2006), nell’ambito della Federazione russa. Parte dell’Impero Russo, come la Finlandia, dal 1920 al 1940 fu riconosciuta dai Russi come repubblica autonoma, ma dopo le alterne vicende (1939-40) della guerra russo-finlandese prima, e della Seconda guerra mondiale poi, tutta la C., compreso l’istmo, fu praticamente unificata sotto il dominio sovietico e organizzata nella Repubblica federata Carelo-Finnica; nel 1945 l’istmo careliano con Vijpuri e Kakisalmi fu amministrativamente staccato dalla C. e aggregato alla regione autonoma di Leningrado. Assunto nuovamente il nome di Repubblica socialista sovietica autonoma di C. nel 1956, dal 1991 è una delle 21 repubbliche della Federazione russa.

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