Carboidrato

Dizionario di Medicina (2010)

carboidrato


Composto organico naturale, detto anche saccaride o idrato di carbonio, appartenente alla vasta famiglia dei glicidi. Chimicamente i c. sono costituiti da carbonio, idrogeno e ossigeno, schematizzabili in prima approssimazione con la formula (CH2O)n. In generale, il termine si riferisce soprattutto ai c. a lunga catena, mentre con zuccheri si intendono generalmente i c. più semplici, a basso peso molecolare e dotati di sapore dolce. Il ruolo dei c. è prevalentemente energetico, in quanto costituiscono la principale fonte di calorie degli organismi (ca. 4 kcal/g).

Classificazione

I c. vengono comunemente distinti in monosaccaridi, o monosi (glucosio, fruttosio ecc.), disaccaridi (saccarosio, maltosio, lattosio ecc.), oligosaccaridi e, infine, polisaccaridi, o poliosi (amido, cellulosa, glicogeno e inulina). I monosaccaridi sono c. che non possono essere idrolizzati in zuccheri più semplici, i disaccaridi sono invece costituiti da due molecole di monosaccaridi unite tra loro, mentre gli oligosaccaridi possono comprendere da 3 a 10 monosaccaridi; i polisaccaridi, infine, sono composti di unità monosaccaridiche in numero variabile da 11 fino a molte migliaia. I c. si possono distinguere inoltre in c. vegetali (glucosio, saccarosio, amido, cellulosa, ecc.) e c. animali (glucosio, glicogeno).

Aspetti nutrizionali

Dal punto di vista nutrizionale i c. si possono classificare in: c. disponibili, ossia che possono essere digeriti e assorbiti come monosaccaridi (glucosio, fruttosio, lattosio, saccarosio, maltosio, destrine, glicogeno e gran parte dell’amido); c. non disponibili, non digeribili, che non vengono assorbiti come tali, ma possono essere attaccati dalla flora batterica intestinale, convertiti in acidi grassi a catena corta e assorbiti in questa forma (oligosaccaridi della serie del raffinosio); fibra alimentare, costituita da polisaccaridi (cellulosa, emicellulose, pectine, gomme, mucillagini, ecc.), non idrolizzata dagli enzimi digestivi, ma fermentabile dalla flora batterica intestinale. Di conseguenza, l’utilizzazione fisiologica dei c. può variare notevolmente. I monosaccaridi possono essere assorbiti direttamente, anche se con velocità diversa, mentre i disaccaridi, gli oligosaccaridi e i polisaccaridi richiedono una preliminare idrolisi che li trasforma nei monosaccaridi di cui sono costituiti.