cappellano Secondo il Codex iuris canonici (can. 564 e seg.), il sacerdote cui viene affidata in modo stabile la cura pastorale di una comunità o di un gruppo particolare di fedeli (comunità religiose, associazioni od opere pie, istituti di educazione, ospedali, soldati, carcerati ecc.).
Il c. militare può essere considerato come un parroco, la cui giurisdizione è determinata dall’appartenenza dei fedeli alle forze armate e corpi assimilati, e si estende talvolta alle famiglie dei militari.
È, giuridicamente, il titolare di una cappellania (v.). L'uso tuttavia ha esteso questo termine anche ad altri casi, per lo più di sacerdoti addetti al servizio di qualche cappella o chiesa, anche se non sia eretta in ente morale. Così vi sono i cappellani di corte, di famiglie nobili, di istituti religiosi ...
cappellano s. m. [der. di cappella1]. – Genericam., sacerdote cui è affidata l’ufficiatura di una cappella o di un oratorio, senza cura d’anime; propriam. (soprattutto nella legislazione civile), il titolare di una cappellania o anche, nel diritto canonico,...
cappellata s. f. [der. di cappello]. – 1. Colpo dato col cappello. 2. Quantità di roba che può essere contenuta in un cappello: una cappellata di noci; fare i quattrini a cappellate, in grande quantità. 3. pop. Fare una cappellata, lo stesso che fare...