Cappadocia (gr. Καππαδοκία) Regione storica dell’Asia Minore, confinante a E con l’Armenia, a S con l’Antitauro e il Tauro di
Dopo oscure vicende, di cui è ben nota solo l’influenza culturale e politica assira, la C. divenne centro del dominio ittita. Nel 6° sec. a.C. fece parte del regno lidio, per passare poi sotto i re persiani, rappresentati in C. da satrapi. Il più noto è Ariarate I, che fu vinto e crocifisso da Perdicca (321). In potere dei Macedoni, la C. recuperò l’indipendenza nei torbidi seguiti alla battaglia di
Ricca di insediamenti monastici, la C. conserva monumenti di grande importanza artistica e architettonica, databili dal 4°-5° al 12°-13° secolo. Le chiese più antiche sono di tipo basilicale (da una a 3 navate, abside poligonale all’esterno e a ferro di cavallo all’interno: Andaval presso Niğde, Tilköy ecc.), a pianta ottagonale e a croce iscritta. Le chiese a croce latina della C. orientale (Tomarza, Skupi ecc.), posteriori, rivelano un forte influsso armeno; quelle della C. occidentale (Kezel Kilise, Çande Kilise ecc.) un evidente influsso bizantino; tipico/">tipico è l’arco a sesto rialzato; i muri sono di blocchi di pietra ben tagliati, spesso spartiti da pilastri, anche in doppio ordine, e da cornici. Numerose, nella regione vulcanica del Monte Argeo e del Hasan Dağ, le chiese scavate nella roccia, con annessi monasteri: hanno generalmente esterno semplicissimo (salvo eccezioni come la chiesa di Çavus In, con portico ad archi a tutto sesto e facciata decorata a fasce). I complessi rupestri più importanti sono a Göreme e a Soğanli. Le decorazioni pittoriche risalgono al 10°-13° sec., di vivace realismo fino all’11° sec., quando prevale l’influsso bizantino; forse alcuni affreschi aniconici sono più antichi.