CAPO VERDE

Enciclopedia Italiana - IX Appendice (2015)

CAPO VERDE.

Lina Maria Calandra
Vincenzo Piglionica
Simone Celani

– Demografia e geografia economica. Storia. Letteratura. Bibliografia

Capo Verde

Demografia e geografia economica di Lina Maria Calandra. – Stato insulare dell’Oceano Atlantico, situato al largo delle coste del Senegal, all’estremità occidentale del continente africano. Con il PIL pro capite a parità di poteri d’acquisto (PPA) di 6339 $ (2014) e la povertà scesa dal 37% al 27% nel periodo 2002-10, C. V. si posiziona tra i Paesi a reddito medio-basso dalla discreta aspettativa di vita (75,1 anni), buona alfabetizzazione (88%), accesso all’acqua potabile per l’86% degli abitanti (491.875 al censimento del 2010, 503.637 nel 2014, secondo una stima UNDESA, United Nations Department of Economic and Social Affairs). Connessa alla zona euro, trainata dal terziario (73% del PIL), in particolare dal turismo, e alimentata dalle rimesse dei capoverdiani all’estero (circa 500.000), l’economia cresce con valori intorno all’1-2%.

Indicatori economico-sociali

Storia di Vincenzo Piglionica. – Nel 2006, gli elettori capoverdiani furono chiamati alle urne per il rinnovo del Parlamento e l’elezione del presidente della Repubblica. In entrambe le consultazioni, fu il Partido africano da independência de Cabo Verde (PAICV) a imporsi: nel mese di gennaio, esso si aggiudicò 41 seggi dell’Assemblea nazionale contro i 29 conquistati dal Movimento para a democracia (MPD), suo principale avversario; mentre a febbraio il suo candidato e capo dello Stato uscente Pedro Pires fu confermato nell’incarico con circa il 51% dei consensi. L’esecutivo presieduto da José Maria Neves – al secondo mandato da premier – pose tra gli obiettivi della sua azione il consolidamento della crescita economica e la riduzione di povertà e disoccupazione, ambiti nei quali negli anni precedenti erano già stati compiuti apprezzabili progressi: tali risultati furono riconosciuti dai principali organismi internazionali e contribuirono alla cancellazione di C. V., con effetto dal gennaio 2008, dalla lista ONU dei Paesi meno avanzati (cosiddetti Least developed countries). Conseguita nuovamente la maggioranza parlamentare nelle elezioni del febbraio 2011 – con Neves ad assumere per la terza volta il mandato di primo ministro – il PAICV perse tuttavia le successive presidenziali di agosto: Jorge Carlos Fonseca, candidato del MPD, si aggiudicò la vittoria al secondo turno con oltre il 54% dei voti. In virtù dei profondi legami con alcune economie in difficoltà – su tutte quella europea – gli effetti della crisi globale si riverberarono anche su C. V., che subì una contrazione dei flussi turistici nonché una riduzione degli investimenti diretti esteri e delle rimesse dei capoverdiani residenti fuori dal Paese.

In politica internazionale, accanto ai tradizionali legami con l’ex madrepatria portoghese, C. V. consolidò i suoi rapporti con l’Unione Europea grazie a una partnership speciale concordata nel 2007 e mirante a potenziare la cooperazione in ambiti quali lo sviluppo sostenibile, l’integrazione regionale e la sicurezza. Nel luglio 2008, il Paese entrò inoltre a far par te ufficialmente dell’Organizzazione mondiale del commercio. Forte della sua posizione strategica al centro delle rotte transatlantiche, C. V. rafforzò anche la cooperazione con potenze emergenti come Cina e Brasile.

Letteratura di Simone Celani. – La letteratura capoverdiana, tra le letterature dei cosiddetti PALOP (Países Africanos de Língua Oficial Portuguesa), vanta una tradizione ormai consolidata; dopo la scomparsa di Manuel Lopes (1905-2005), ultimo storico esponente della generazione dei fondatori della seminale rivista «Claridade» (1936, atto di nascita della moderna poesia capoverdiana), altri grandi autori delle generazioni successive lo hanno seguito, come Henrique Teixeira de Sousa (1919-2006; Oh Mar das Túrbidas Vagas, 2005), João Manuel Varela (1937-2007), autore di una complessa opera scritta sotto diversi pseudonimi, Luís Romano (1922-2010), Aguinaldo Fonseca (1922-2014) e Orlanda Amarílis (1924-2014). Molti sono però gli autori già consacrati che continuano il loro percorso, come i narratori Germano Almeida (n. 1945; Eva, 2006, A morte do ouvidor, 2010), ormai ampiamente noto e tradotto a livello internazionale, Ondina Ferreira (n. 1946), Manuel Veiga (n. 1948), linguista e autore di opere letterarie in creolo, il musicista, narratore e poeta Vasco Martins (n. 1956), Filinto Elísio (n. 1961), distintosi anche in ambito lirico, Mário Lúcio Sousa (n. 1964) e Joaquim Arena (n. 1964); per la poesia, sono inoltre da segnalare le figure di Arnaldo França (n. 1925), Corsino Fortes (n. 1933), Onésimo Silveira (n. 1935; Poemas do tempo de trevas, 2008), Osvaldo Osório (pseud. di Osvaldo Alcântara Medina Custódio, n. 1937), Arménio Vieira (n. 1941; MITOgrafias, 2006, O poema, a viagem, osonho, 2009), distintosi anche come narratore, David Hopffer Almada (n. 1945), Carlos Araujo (n. 1950), Vera Duarte (n. 1952; Preces e súplicas ou os cânticos da desesperança, 2005) e José Luís Hopffer Almada (n. 1960; Praianas, 2009).

Bibliografia: S. Celani, L’Africa di lingua portoghese, Viterbo 2003; M.A. Santilli, Cabo Verde: ilhas do Atlântico em prosa e verso, São Paulo 2007; Avanços em literaturas e culturas africanas e em literatura e cultura galegas, a cura di P. Pretov, P.Q. de Sousa, R. López-Iglésias Samartim et al., Santiago de Com-postela-Faro 2012.

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