Camomilla

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Matricaria chamomilla

Nome di varie piante delle Asteracee e in particolare della c. comune o volgare (Matricaria chamomilla); questa è un’erba annua, con fusto alto fino a 1/2 m, ramoso, foglie bipennatosette, glabre o quasi, capolini all’apice dei rami, formanti nell’insieme un corimbo; i fiori del disco sono gialli, quelli del raggio bianchi; il ricettacolo è vuoto nell’interno e privo di pagliette e di peli (caratteri che la distinguono dalla c. romana). Cresce in Europa e in Asia, comune anche in Italia, nei campi e presso l’abitato; è inoltre coltivata per ottenere la droga, che è data dai capolini, i quali hanno odore caratteristico e gradevole.

I fiori di c. sono usati in terapia sia per ottenere infusi dotati di blanda azione sedativa, antispastica, diuretica e digestiva, sia per la preparazione di un olio, semplice o canforato, usato per la cura locale di ustioni e altre alterazioni cutanee. Lozioni a base di estratto di fiori di c. si usano per imbiondire i capelli.

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