CALLIMICO

Enciclopedia Italiana (1930)

CALLIMICO (dal gr. κάλλος; "bellezza" e mico, nome usato dagl'indigeni dell'Orinoco per "scimmia a coda lunga"; latino. scient. Callimico Ribeiro 1911; ted. Springtamarin)

Oscar De Beaux

I Callimico (Callimiconinae Thomas 1913), considerati fino a ieri come sottofamiglia di Cebi e oggi come Apale primitive, ma realmente intermedî tra le Apale, e i Cebi, meritano probabilmente il rango di famiglia (Callimiconidae). Hanno statura e aspetto generale, mano e piede, unghie e coda, come nei Tamarini (v. apale), le orecchie come nel genere Cebo e il cranio come nei Saimiri, con fronte e profilo superiore regolarmente tondeggianti, arcata sopraorbitale non prominente, mento ben marcato e incisivi inferiori subverticali. I molari superiori sono come in Apale stretti, triangolari, senza ipocono e cuspide posteriore, linguale. Specie unica Callimico Goeldi Thomas, con pelo lungo (28-30 millimetri sulle spalle), soffice, senza ciuffi speciali alle orecchie o altrove. Colore generale nerastro con puntina dei peli grigia o grigia-rossastra. Muso, mani e piedi neri. Vive in Amazzonia, in Bolivia e nel Perù (v. cebo).

Bibl.: Thomas, in Ann. Mag. Nat. Hist., XIV (1904), p. 189; Ribeiro, in Brasil. Rundschau, dic. 1911, p. 21; Pocock, in Proc. Zool. Soc., 1920, pp. 91-113; Thomas, in Ann. Mag. Nat. Hist., II (1926), p. 255.

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