Calderón de la Barca, Pedro

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Drammaturgo spagnolo (Madrid 1600 - ivi 1681); dal 1609 al 1614 frequentò a Madrid il Collegio Imperiale tenuto dai gesuiti; studiò diritto canonico nelle università di Alcalá de Henares e di Salamanca. In questo ultimo periodo fu coinvolto coi fratelli Diego e José in un'accusa di assassinio. La prima commedia di sicura datazione, Amor, honor y poder (1623), fu seguita, dopo una interruzione dovuta ai viaggi che C. compì in Italia e nelle Fiandre, da un gran numero di drammi accolti con grande favore e pubblicati dal fratello José in due raccolte delle quali fanno parte La vida es sueño, La devoción de la Cruz, El príncipe constante, El médico de su honra, A secreto agravio, secreta venganza. Non è sicuro che C. scrivesse autos sacramentales prima del 1632. Nel 1637, anno nel quale cade la composizione di El mágico prodigioso, il poeta fu al servizio del duca dell'Infantado; prese parte alla guerra di Catalogna; dal 1642 al 1646 fu nella casa del duca d'Alba, nel 1651 prese gli ordini sacerdotali. Cappellano del re, visse qualche tempo a corte; passò poi nella congregazione dei preti di Madrid e ne fu nominato cappellano maggiore. Un posto centrale nell'opera di C. per numero (ottanta), per profondità di pensiero e per perfezione artistica, è occupato dagli "autos", ai quali egli ha conferito la potenza della grande arte, l'intenso soffio animatore della religione. I fatti del Vecchio e del Nuovo Testamento, Sueños hay que verdades son, La cena de Baltasar, La viña del Señor, El diablo mudo, le azioni che svolgono un pensiero filosofico e teologico, come El gran teatro del mundo, A Dios por razón de estado, El veneno y la triaca, gli episodi storici e le leggende, La devoción de la Misa, El santo rey don Fernando, le tradizioni mitologiche, El laberinto del mundo, Los encantos de la culpa, elevati a simboli, attraverso i quali si rappresenta la storia dell'umanità stessa, dalla creazione e dalla caduta alla redenzione, sollevano l'azione scenica a un nobile calore lirico. Questo è la nota fondamentale anche del teatro profano di C.: commedie di cappa e spada, cavalleresche, zarzuelas, commedie storiche e mitologiche, drammi tragici, come El alcalde de Zalamea che è la più svelta, organica e artisticamente perfetta opera di Calderón, drammi d'intenzione filosofica, come La vida es sueño (che l'autore avrebbe poi rielaborato nella forma più concentrata dell'"auto").

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