Calcolo

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)

calcolo


càlcolo [Der. del lat. calculus, propr. "pietruzza", qui nel signif. di "gettone per fare conti"] [ALG] [ANM] (a) Insieme di procedimenti atti a dare la soluzione di un dato problema matematico che, in partic., può consistere nell'eseguire una data operazione. (b) In termini più elevati, metodo per identificare insiemi a partire da elementi iniziali (assiomi del c.) e regole di derivazione che descrivono come costruire nuovi elementi dell'insieme a partire da quelli iniziali e da quelli già costruiti; con opportuna specificazione (c. differenziale, integrale, infinitesimale, delle probabilità, delle variazioni, ecc.) indica branche della matematica che riguardano le regole con cui si eseguono le operazioni tra enti matematici; per le locuz. in questo secondo senso non ricordate nel seguito si rimanda alle voci relative all'aggettivo o al sostantivo qualificativo. ◆ [ANM] C. differenziale assoluto: formulazione del c. differenziale su varietà, invariante per trasformazioni locali di coordinate: v. tensore: VI 125 c. ◆ [ANM] C. differenziale stocastico: generalizzazione del calcolo differenziale al caso in cui gli incrementi delle funzioni contengono dei termini aleatori: v. equazioni differenziali stocastiche: II 467 e. ◆ [ALG] C. formale: lo stesso che manipolazione algebrica. ◆ [INF] C. morbido (ingl. soft computing): v. intelligenza artificiale: sviluppi recenti: VI 641 b. ◆ [ANM] C. non numerico: lo stesso che manipolazione algebrica. ◆ [ANM] C. numerico: parte dell'analisi matematica, detta anche analisi numerica, che s'occupa della ricerca di algoritmi per la risoluzione numerica di problemi quali l'approssimazione di funzioni e l'integrazione di equazioni differenziali ordinarie o alle derivate parziali, quando questi problemi non siano risolubili per via analitica; in tempi recenti questa disciplina ha ricevuto un grande impulso dall'introduzione dei calcolatori elettronici digitali, per cui uno dei suoi obiettivi è divenuto la ricerca di algoritmi per ottenere mediante un calcolatore elettronico approssimazioni accurate nel minor tempo possibile (v. calcolo numerico) ◆ [ANM] C. non numerico: lo stesso che manipolazione algebrica. ◆ [ELT] [INF] C. parallelo: il modo di operare dei supercalcolatori elettronici, in cui molti calcolatori identici operano in parallelo tra loro: v. supercalcolatore. ◆ [MCQ] C. perturbativo all'ordine r: v. approssimazione in meccanica quantistica, metodi di: I 174 b. ◆ [ALG] C. scalare: nella tecnica dei calcolatori elettronici, il c. su singoli numeri, in contrapp. a c. vettoriale (v. oltre). ◆ [INF] C. simbolico: quello effettuato non su numeri, ma su simboli, lo stesso che manipolazione algebrica: v. intelligenza artificiale: III 235 e. ◆ [PRB] C. stocastico quantistico: v. probabilità quantistica: IV 597 c. ◆ [ELT] [INF] C. vettoriale: nella tecnica dei calcolatori elettronici, il c. effettuato da più processori in serie, in modo che i dati subiscano successiv. varie elaborazioni in processori diversi. ◆ [PRB] Media di c.: lo stesso che media ferma. ◆ [INF] Potenza di c.: parametro usato per caratterizzare la capacità di c. di calcolatori, esprimente il numero di istruzioni eseguite in un secondo oppure il numero di operazioni aritmetiche elementari eseguite in un secondo su numeri in formato scientifico a virgola mobile; si tratta, in realtà, di un parametro soltanto indicativo spesso definito soltanto per programmi di prova convenzionali: v. calcolatori, architettura dei: I 392 f.

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