Arpaia, Bruno

Enciclopedia on line

Giornalista, scrittore e traduttore italiano (n. Ottaviano, Napoli, 1957). Dopo aver conseguito la laurea in Scienze politiche (specializzazione in Storia americana) ha intrapreso l’attività giornalistica. Ha fatto parte della redazione de “Il Mattino”  fino al 1989, quando si è trasferito a Milano e ha iniziato la collaborazione con “La Repubblica” (conclusasi nel 1998). Nel 1990 è uscito il suo primo romanzo, I forestieri, vincitore del Premio Bagutta Opera Prima. Tra le altre pubblicazioni: Il futuro in punta di piedi (1994), Tempo perso (1997), L’angelo della storia (2001), Il passato davanti a noi (2006), L’energia del vuoto (2011), finalista al Premio Strega 2011, La cultura si mangia! (con P. Greco, 2013), Prima della battaglia (2014), Qualcosa, là fuori (2016), Il fantasma dei fatti (2020), la biografia Luis Sepúlveda. Il ribelle, il sognatore (2021) e Ma tu chi sei (2023). A. ha inoltre tradotto le opere di scrittori spagnoli e latinoamericano quali C. Ruiz Zafón, J. Ortega y Gasset, C.J. Cela, P.I. Taibo II e G. García Márquez. È consulente editoriale e collaboratore de “Il Sole 24 ore”.

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