Breytenbach, Breyten

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Scrittore sudafricano di origine boera (n. Bonnievale, Prov. del Capo, 1939). Ha scontato con sette anni di carcere e l'esilio l'impegno contro l'apartheid. Passione civile, invenzione linguistica, acceso immaginario contrassegnano le sue opere, scritte in afrikaans: la raccolta poetica Die ysterkoei moet sweet ("La mucca di ferro deve sudare", 1964); Kouevuur ("Cancrena", 1969); Lotus ("Loto", 1970); Met ander woorde ("Con altre parole", 1973); 'n Seisoen in die Paradys (1976), tradotta dall'autore stesso in inglese (A season of Paradise, 1980), come gran parte delle altre opere. Tra la produzione narrativa di B.: Katastrofes ("Catastrofi", 1964); Om te vlieg ("Per volare", 1971); i racconti dal titolo Mouroir: bespieëlde notas van 'n roman (1983; trad. ingl. Mouroir: mirrornotes of a novel, 1984); la sua autobiografia The true confessions of an albino terrorist (1983; trad. it. 1989); Memory of snow and of dust (1987; trad. it. 1989). A partire dagli anni Novanta B. ha scritto prevalentemente in inglese e francese, il suo rifiuto della lingua afrikaans simboleggia il rifiuto definitivamente consumato dell'identità politica afrikaner: Return to paradise (1992; trad. it. Ritorno in paradiso: un diario africano, 1994); il diario Dog heart: a memoir (1999); il romanzo A veil of footsteps (2008). Personalità eclettica, si è distinto anche per l'attività pittorica.

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