BREGENZ

Enciclopedia Italiana (1930)

BREGENZ (A. T., 20-21)

Antonio Renato TONIOLO
Otto BRUNNER Alessandro DE BOSDARI

Capitale del paese confederato (Bundesland) austriaco del Vorarlberg, situata all'angolo orientale del lago di Costanza; deve la sua passata fortuna al trovarsi all'incrocio delle vie per la Baviera, la Svevia, la valle del Reno, il passo dello Spluga e il passo dell'Arlberg. L'antica Brigantium occupava il posto dell'odierna Obere Stadt che si presenta ancora a forma di quadrilatero irregolare, su un'eminenza, mentre sulla sottoposta terrazza, elevata di 30 m. sul lago, sorge la città medievale (Unterstadt); lungo il lago si allinea infine la città moderna.

Bregenz, fra tutte le città periferiche del lago di Costanza, è quella che si trova in migliore posizione, perché riparata dai monti, per il clima e la ricca vegetazione: l'inverno è relativamente mite, data la sua situazione continentale, con media del gennaio di −1°,3; la media del luglio è di 170,6; le piogge annue sono abbondanti (mm. 1576), a minimi invernali (gennaio) e massimi estivi (luglio). Le pendici del Gebhardsberg, e del Pfänderberg, che chiudono a oriente la città, sono rivestite di fitti boschi di querce e di castagni, mentre l'umido piano alluvionale, a occidente della città, è coltivato a mais e patate.

Abitata da Tedeschi di stirpe alemannica, Bregenz è oggi per importanza economica la seconda città del Lago di Costanza, ma nel 1857 aveva soltanto 2538 ab. e deve il suo odierno valore demografico soprattutto al sobborgo industriale di Rieden, che si stende verso sud fino alla chiusa del Bregenzer Ach, col quale essa conta complessivamente ab. 13.098 (1923), mentre il nucleo propriamente cittadino ne ha circa 8500.

Le industrie dominanti, come in tutto il Vorarlberg, sono quelle del cotone e della carta, e inoltre qualche piccola miniera di lignite nelle molasse di Wirtatobel presso la città; questa ha pure in vicinanza le grandi centrali elettriche di Andelsbuch, Dornbirn e Rieden, dovute ai corsi d'acqua scendenti dai colli orientali, che dànno 18 milioni di kilowattora annui. Stazione doganale di transito per la Baviera (Lindau) e per la Svizzera (Costanza), ha anche un notevole movimento commerciale, sia ferroviario sia lacuale, ed è oggi favorevolmente nota, inoltre, come stazione climatica frequentata da Svizzeri e Tedeschi.

La chiesa parrocchiale di S. Gallo, l'apostolo degli Alemanni, fiancheggiata da un'antica torre in pietra da taglio, sorge su una altura a sud, mentre sulla parte occidentale dell'Obere Stadt, che domina l'altura a nord, è murato il simulacro di Epona, la divinità pastorale italica. Il Museo regionale del Vorarlberg, nel centro della città nuova, raccoglie una collezione di storia naturale, antichità romane scavate nei dintorni, tra cui un'epigrafe in ricordo di Druso figlio di Tiberio, intagli gotici, frammenti d'altare, mobili antichi e una raccolta di quadri e disegni di Angelica Kaufmann.

Storia. - I Romani, comprendendo l'importanza militare di quella lingua di terra entro il lago di Costanza, costruirono, nel luogo dell'odierna Bregenz, un castello (Brigantium). Esso divenne un punto importante all'incrocio delle strade provenienti dallo Spluga e dall'Arlberg. Nel sec. V la località era già in possesso degli Alemanni. Dal sec. XI si può seguire la storia del borgo addossato al castello di Hohenbregenz, in possesso dapprima dei Montfort, poi, dal 1451, degli Asburgo. Alla fine del sec. XVI aveva già raggiunto uno sviluppo considerevole. Soffrì sensibili danni per il grande incendio del 1581, nella peste del 1585 e poi del 1637, e per il saccheggio del 1647 da parte degli Svedesi. Già nel sec. XVII si formò attorno alla città una zona fittamente popolata, in seguito allo sviluppo della navigazione, della viticoltura e dell'industria del legname, aumentata ancora nel sec. XIX dall'incremento della filatura, della tessitura e dell'industria tintoria.

Bibl.: A. Helbock, Die Bevölkerung der Stadt Bregenz am Bodensee vom 14. bis zum 18. Jahrh., Innsbruck 1912; Schriften des Ver. für Gesch. des Bodensees und seiner Umgebung, Lindau dal 1869.

La conferenza di Bregenz. - Sotto questo nome è conosciuta nella storia una riunione avvenuta in quella città l'11 ottobre 1850 fra i sovrani d'Austria, di Baviera e del Württemberg, nella quale essi si accordarono di mobilitare un esercito di duecentomila uomini per domare, a senso del diritto che essi ritenevano fosse loro concesso dalla costituzione della Dieta di Francoforte, l'insurrezione avvenuta nel mese precedente nello stato di Assia-Cassel. L'elettore Federico Guglielmo, in seguito a dissidî sorti, aveva licenziato il suo ministero, e costituito una nuova amministrazione sotto la presidenza di Hans Daniel Hassenpflug, odiato dai sudditi come feroce reazionario. La Dieta rifiutò di votare il bilancio, e fu sciolta dall'elettore, sicché tutto lo stato cadde nell'anarchia. Questa rivoluzione è conosciuta nella storia sotto il nome di "rivoluzione in veste da camera", per il suo carattere pacifico, basato unicamente sulla resistenza passiva. L'azione repressiva dei tre stati trovò l'opposizione armata della Prussia, ma il 28 novembre si venne a Olmütz a un primo accordo fra il ministro austriaco Schwarzenberg e il ministro prussiano Manteuffel, e dopo prolungate conferenze, conosciute sotto il nome di conferenze di Dresda, si venne finalmente a un pieno accordo tra l'Austria e la Prussia, firmato il 16 maggio 1851, in forza di che i due stati si garantirono appoggio reciproco in caso di attacco ai loro possedimenti dentro e fuori della confederazione germanica. L'elettore di Assia-Cassel, che durante la rivoluzione era stato obbligato ad abbandonare la sua capitale, poté farvi ritorno; nel marzo 1852 la Dieta dichiarò invalida la costituzione e la legge elettorale, e il Hassenpflug tornò al potere. L'importanza di questo episodio consiste soprattutto nell'avere profondamente modificato i rapporti fra Austria e Prussia, preparando così gli avvenimenti del 1866.

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