Bosco

Enciclopedia dei ragazzi (2005)

bosco

Alessandra Magistrelli

Un'associazione vegetale formata da alberi, arbusti, cespugli

Il bosco è un ecosistema. Presente nel continente europeo sin dall'antichità, pur essendo oggi molto ridotto è fondamentale per la salute dell'ambiente. È costituito da piante, animali, funghi, batteri, che intrecciano tra loro relazioni complesse. Il bosco è un serbatoio di biodiversità.

Un intreccio d'interessi

In quanto ecosistema, il bosco è un insieme complesso, costituito da una parte vivente e da una non vivente, in cui fra i diversi componenti si stabiliscono relazioni differenti in base al loro specifico modo di procurarsi il nutrimento.

Le piante verdi, compiendo la fotosintesi clorofilliana, utilizzano l'energia solare per formare le sostanze organiche di cui si nutrono e sono chiamate produttori.

Gli animali, che debbono trovare nell'ambiente il nutrimento già sintetizzato, sono gli eterotrofi consumatori distinti in erbivori e carnivori; i batteri, infine, sono gli eterotrofi decompositori.

Tra produttori, consumatori e decompositori si creano delle reti trofiche. Più queste sono intrecciate e ricche di specie, più il sistema 'bosco' sarà stabile, in equilibrio con l'ambiente ed espressione di una salutare biodiversità.

Il bosco è prezioso e insostituibile

È indiscutibile che i boschi siano tra le associazioni vegetali più preziose e insostituibili per l'equilibrio della vita sulla Terra. Servono infatti a proteggere il suolo mantenendolo fertile, ostacolandone il disseccamento e l'erosione da parte dei fattori atmosferici. Grazie alla fotosintesi clorofilliana delle parti verdi, i boschi contribuiscono a mantenere stabile la percentuale di ossigeno atmosferico. Moderano l'azione del vento, fissano le polveri presenti nell'aria e sono importanti regolatori dell'umidità atmosferica.

Non solo, i boschi sono anche un generoso ricettacolo di animali. In primo luogo di Insetti e poi di Gasteropodi (lumache e chiocciole), vermi, Uccelli, Rettili, Anfibi e Mammiferi. Nel suolo e nel sottosuolo vivono quantità enormi di batteri, i microrganismi unicellulari che attaccano il corpo di organismi animali e vegetali morti, provocandone la putrefazione e la decomposizione. In tal modo le sostanze chimiche che costituiscono il materiale organico vengono restituite all'ambiente per essere poi riutilizzate e, attraverso lunghi cicli biogeochimici, formarne di nuovo.

Anche l'uomo trae dai boschi un vantaggio diretto, sia economico (legname da ardere e da costruzione, fiori e frutti, funghi, erbe medicinali), sia protettivo, come attenuazione dei rumori, abbellimento del paesaggio, benefici effetti psicologici e spazi ricreativi.

Bosco o foresta?

Bosco e foresta sono due termini che vengono scambiati spesso tra loro, ma non sono la stessa cosa. Per foresta s'intende una superficie coperta da vegetazione di grandi dimensioni, di notevole complessità e di formazione più antica rispetto al bosco. I boschi sono associazioni più recenti e meno complesse di cui esistono diversi tipi. Alle nostre latitudini e in base all'altitudine e al clima, si distinguono in: boschi a Conifere sempreverdi con abeti, pini, ginepri; boschi a piante latifoglie decidue, come le faggete o i boschi misti di quercia; boschi golenali, costituiti da pioppi, ontani, salici, canne e liane che si formano sugli argini dei corsi d'acqua; macchia mediterranea, ricca di piante come l'erica, il corbezzolo, il mirto, il timo, il leccio, l'alloro e altre erbe e arbusti.

Il bosco è sacro

Nella storia delle antiche popolazioni europee il culto degli alberi e dei boschi ha occupato un posto importante. L'Europa dei tempi remoti era infatti ricoperta da un'immensa foresta che si spingeva dalle isole britanniche sul continente e proseguiva verso oriente fino a distanza sconosciuta. In Italia scendeva dalle Alpi e dagli Appennini giù per le pianure.

Gli antichi popoli europei adoravano gli alberi e presso i villaggi esistevano boschetti sacri i cui alberi erano intoccabili. Allora si pensava che tutti gli esseri viventi, animali e piante, avessero un'anima, per cui andavano protetti e rispettati. Oggi, di quell'antico culto sono rimaste alcune tracce in feste, tradizioni e leggende che sopravvivono in tutta Europa.

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