borghesia L’insieme degli appartenenti al cosiddetto ceto medio, che vivono del loro reddito o esercitano il commercio, l’industria o una professione libera.
La parola burgenses/">burgenses appare la prima volta in Fiandra nel 1066 e designa gli abitanti del ‘borgo’ nelle rinascenti città. Quando, con l’affermarsi del comune, la civitas si fonde con il borgo, la contrapposizione è tra cittadini (borghesi) e contadini. In
Rilevante, secondo
Già nel 16° sec., con lo sviluppo dei grandi Stati moderni, una parte della b. assunse importanti funzioni amministrative. In particolare in
Secondo la dottrina marxista, la b. capitalistica, detentrice di privilegi nuovi derivanti dal monopolio dei mezzi di produzione, va combattuta sino all’ascesa al potere del proletariato e alla creazione di una società «senza classi». Per i teorici della moderna società pluralistica invece la b. ha cessato di essere un ceto chiuso: la rivoluzione tecnologica, l’ascesa sociale di un ceto di tecnici e di impiegati, la diffusione nelle società industriali avanzate di forme di azionariato di massa, le hanno dato un aspetto nuovo e dinamico, immune da posizioni di privilegio esclusivo. In questo contesto, invertendo la previsione marxista sulla proletarizzazione nella società a sviluppo capitalistico, è piuttosto la b. nel suo insieme che sembra ridisegnare la stessa struttura della stratificazione di classe nei sistemi a economia terziaria. Pertanto nelle società di capitalismo maturo, secondo P. Sylos Labini, le linee delle disuguaglianze nella distribuzione del reddito e nelle relative posizioni di status passano all’interno stesso della b., creando altrettanti sottogruppi (b. vera e propria, piccola b. impiegatizia, b. generica).