Biblo(gr. Βύβλος, lat. Byblus) Antica città fenicia, fra Tripoli e Beirut (sul luogo dell’odierna Giubail, in Libano). Abitata fin dai primi tempi del Calcolitico, intrattenne dall’inizio del 3° millennio rapporti con la Mesopotamia e l’Egitto. Fu il più antico centro di civiltà fenicia attraverso il quale l’influsso egiziano si irradiò nella Siria. Emporio del commercio del papiro, divenne probabilmente il luogo in cui si fissò la scrittura alfabetica. Non minore fu la sua importanza religiosa con il culto della dea madre semitica Astarte, venerata con il nome di Signora di B. (Ba‛alat Gubal), che assunse molti attributi della dea egiziana Hathor. Le indagini archeologiche hanno messo in luce, fra l’altro, i templi di Ba῾alat, di Reshef, obelischi, una fortezza di epoca persiana e tombe di re locali dal sec. 19° al 10° a.C.; l’iscrizione di quella di Aḥīrām è uno dei più antichi esempi di scrittura alfabetica fenicia.
Città fenicia (antica Gubla, poi Gebal, od. Giubail), fra Tripoli e Beirut, in Libano. Ebbe fin dall’inizio del 3° millennio a.C. rapporti con la Mesopotamia e l’Egitto. Citata nei testi di Ebla (24° sec.), di Ur III (21° sec.), di Mari (18° sec.), entrò nell’orbita politica egiziana con la XVIII dinastia ...
(gr. Βίβλος; lat. Biblos). - Antica città fenicia posta su una piccola altura nell'immediata vicinanza del mare, sul luogo dell'odierno villaggio di Gebeil (arabo letterario Giubail "monticello").
Il nome moderno conserva certamente l'antica forma indigena, che nella Bibbia suona G bal, nelle iscrizioni ...
bìblio- [dal gr. βιβλίον «libro», in composizione βιβλιο-]. – Primo elemento di parole composte derivate dal greco o formate modernamente (come bibliofilo, bibliografo, bibliomane, biblioteca, ecc.), nelle quali significa «libro, libri».