HALLER, Berchtold

Enciclopedia Italiana (1933)

HALLER, Berchtold


Riformatore svizzero, nato ad Aldingen (Rottweil) nel 1492, morto a Berna il 25 febbraio 1536. Benché di famiglia poco agiata, studiò a Rottweil, a Pforzheim, dove ebbe per condiscepolo e amico Melantone, infine all'università di Colonia, dove si addottorò in teologia. Nel 1513 venne a Berna, come maestro ausiliario nella scuola di Michele Rubellus; e presto, conciliatesi amicizie e simpatie, si procacciò fama. Nel 1520 fu così nominato canonico e parroco della cattedrale. Allora H., amico di Zwingli, cominciò a predicare la riforma della Chiesa, staccandosi sempre più dalla dottrina cattolica; e nonostante violenti attacchi degli avversarî, poté continuare nella sua azione, fino alla vittoria. Nella disputa di Berna (gennaio 1528), che raggruppò parecchi dei più noti riformatori (Ecolampadio, Butzer, lo stesso Zwingli), a cui male potevano opporsi i cattolici, assai più debolmente rappresentati, H. ebbe parte di primo piano; e la sua opera fu coronata, il 7 febbraio 1528, dall'editto del consiglio di Berna che sanciva il trionfo della riforma nella città. H. proseguì ancora il suo lavoro per assicurare una salda organizzazione della Chiesa, riuscendovi nel 1532.

H. non pubblicò opere, e d'altronde la sua non è figura di teologo e pensatore originale, ma di tenace e abile uomo d'azione e organizzatore. Restano di lui lettere, per lo più inedite, talune a stampa (in Zwingli's Werke, VII e VIII; e in Epistolae Reformatorum ed. da Fuesslin); e un volume di prediche, manoscritto.

Bibl.: M. Kirchofer, B. Haller, Zurigo 1828; K. H. Pestalozzi, B. Haller, Elberfeld 1861.