Benzene

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

benzene


Idrocarburo che, in virtù della sua struttura, costituisce il capostipite della serie aromatica. Ha formula C6H6 e si presenta come un liquido incolore, volatile, infiammabile, di odore gradevole e sapore bruciante. Insolubile in acqua, è usato come solvente di molte sostanze organiche (alcaloidi, gomma, resine, grassi ecc.), in miscele carburanti (con benzina), come materia prima per la produzione di alcuni importanti composti (etilbenzene, cumene, cicloesano, anilina ecc.), utilizzati nella preparazione di materie plastiche, detergenti, fibre tessili, coloranti e così via. A causa del crescente aumento della domanda avanzata dall’industria chimica, hanno avuto grande sviluppo i metodi di produzione del b. a partire da derivati dell’industria del petrolio. La tossicità del b. ha fatto sì che nel 1963 venisse varata una legge per limitarne la concentrazione nei solventi. Il suo impiego in cicli industriali aperti e nella produzione di prodotti di largo consumo (adesivi, detergenti, farmaci, plastiche, pesticidi, resine, vernici, inchiostri) è controllata da una normativa specifica della UE. La l. 413/1997 ha stabilito che il contenuto di b. nelle benzine non deve superare l’1% in volume. Con l’entrata in vigore del d.m. 60/2004 (secondo quanto previsto dalla direttiva CE 69/2000) il valore limite annuale di b. nelle aree urbane non può superare i 5 μg/m3.In minima parte, il b. è il risultato di incendi di boschi, di residui agricoli o di eruzioni vulcaniche, mentre si trova in quantità significative nel fumo di sigaretta. La domanda mondiale di b., attestatasi nel 2010 intorno ai 40 milioni di tonnellate, è prevista in crescita annuale al tasso del 3% da qui al 2018. In questo stesso anno, il valore complessivo degli scambi di questa commodity, trattata su varie piattaforme internazionali di mercato, dovrebbe corrispondere a circa 53 miliardi di dollari.