Malon, Benoît

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Socialista (Prétieux, Loire, 1841 - Asnière, Parigi, 1893), due volte condannato come affiliato all'Internazionale; eletto all'Assemblea nazionale (1871), diede le dimissioni dopo aver votato contro i preliminari di pace con la Germania; fu membro della Comune di Parigi e finita l'insurrezione si rifugiò a Ginevra, dove fondò La Revanche. In Italia dal 1873 al 1876, diede un contributo importante alla trasformazione dell'anarchismo nel movimento socialista; poté tornare in patria con l'amnistia del 1879. Fu quindi, con J. Guesde, tra i fondatori del Parti ouvrier, ma (1885) se ne distaccò per dar vita a un partito socialista indipendente, più vicino ai revisionisti tedeschi, che fu detto dei possibilistes. Creò (1885) e diresse fino alla morte la Revue socialiste, in cui rivendicò l'importanza dei motivi ideali della storia accanto a quella dei fattori economici e propugnò la socializzazione integrale, ma graduale e pacifica. Tra le molte opere: L'Internationale, son histoire et ses principes (1872); Histoire critique de l'économie politique. La question sociale (1876); Le nouveau parti (2 voll., 1881-82); Histoire du socialisme (5 voll., 1882-85); Le socialisme intégral (2 voll., 1890-91); La morale sociale (post., 1895).

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