Bòssi, Benigno

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Patriota italiano (Como 1788 - Ginevra 1870), capitano della guardia civica nei tumulti milanesi del 1814, combatté decisamente la rivoluzione popolare. Ma, ostile agli imperiali e legato d'amicizia a F. Confalonieri e a G. Pecchio, aderì ben presto al Comitato insurrezionale lombardo; scoppiato il moto piemontese nel 1821, si recò a Torino, quale rappresentante dei liberali milanesi. Ma il mutamento della situazione lo obbligò a rifugiarsi prima a Lione, poi a Ginevra, dove entrò in contatto con F. Buonarroti. Membro del comitato direttivo della società segreta dei Sublimi Maestri Perfetti, mentre a Milano una sentenza del 1824 lo condannava a morte in contumacia, si trasferì a Londra, poi a Edimburgo, poi a Bruxelles, sempre tenendo i contatti con i compagni di cospirazione e d'idee. Dal 1830, tornato a Ginevra, si naturalizzò ginevrino; ma nel 1848 accorse a Milano e fu nominato rappresentante a Londra del governo provvisorio. L'anno dopo tornò a Ginevra lasciando per sempre ogni attività politica.

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