BENEDETTO XII papa

Enciclopedia Italiana (1930)

BENEDETTO XII papa

Giorgio Falco

Giacomo Fournier, nato di umile origine a Zaverdun, nella contea di Foix, professò i voti nel monastero cisterciense di Boulbonne, e si addottorò in teologia a Parigi. Nel 1311 fu eletto abate del monastero di Fontfroide, nel 1317 vescovo di Pamiers, nel 1326 di Mirepoix; e si distinse negli ultimi due uffici per il suo zelo nel perseguitare gli eretici. Creato cardinale nel 1327 da Giovanni XXII, combatté con gli scritti antiche e nuove eresie e attese in curia all'esame delle cause d'inquisizione appellate alla Santa Sede.

Elevato alla tiara il 20 dicembre 1334, assunse il nome di Benedetto XII. Nel campo dottrinale, pose fine con la Benedictus Deus del 29 gennaio 1336 alle questioni suscitate da Giovanni XXII intorno alla visione beatifica. Rigido e operosissimo nel campo disciplinare, riordinò gli uffici della curia e ne represse gli abusi; sottopose a esame gli aspiranti ad uffici ecclesiastici; allontanò da Avignone e impose l'obbligo della residenza agli ecclesiastici provvisti di cura d'anime; riformò vari ordini religiosi e diede esempio del più rigoroso disinteresse personale e familiare. Del suo favore agli studî è prova fra l'altro la fondazione dell'università di Grenoble. Meno efficace fu in complesso la sua opera politica. Il proposito di restituire la sede papale prima a Roma, poi a Bologna, fu reso vano sia dall'opposizione del re di Francia e di una parte del sacro collegio, sia dai torbidi da cui erano agitate le due città. Fallito il disegno, egli pose mano alla costruzione del grande palazzo d'Avignone, difeso da torri gigantesche. Tentò, sebbene con scarso esito, di pacificare l'Italia e di reprimere abusi e violenze nello stato pontificio, affidandone l'incarico all'arcivescovo d'Embrun, Bertrando di Deux e a Giovanni d'Amiel. Per gl'intrighi di Filippo VI di Francia, contrario a un'intesa tra papa e imperatore, vide fallire nel 1335 e nel 1336 le trattative per la conciliazione intavolate da Ludovico il Bavaro, che, respinto da questa parte, entrò nel 1337 in alleanza con Edoardo III d'Inghilterra, nemico di Filippo, e addivenne nel 1338 alle decisioni della dieta di Rhense. La conciliazione da lui promossa dal 1337 fra Alfonso XI di Castiglia e Alfonso IV di Portogallo ebbe il merito di consolidare gli stati cristiani contro la potenza araba; prive di risultato rimasero invece le trattative avviate nel 1339 dall'imperatore d'Oriente Andronico per un aiuto militare contro i Turchi, con la promessa della riunione delle due chiese. Il 25 aprile del 1342 Benedetto moriva, lasciando fama di valente teologo e canonista, oltre che di pontefice giusto, energico e austero.

Bibl.: G. Mollat, Les Papes d'Avignon, Parigi 1912, p. 63 segg. e passim; J. Hergenröther, Handb. d. Kirchengesch., 6ª ed., III, 34 segg.; Realencykl. für protest. Theol. und Kirche, 3ª ed., II, p. 566 segg., XXIII, p. 182 seg. e rimandi ivi.

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