BELIZE

Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)

BELIZE

Giandomenico Patrizi
Carlo Amadei

(App. IV, I, p. 246)

Stato dell'America Centrale istmica, indipendente dal 21 settembre 1981 nell'ambito del Commonwealth Britannico, membro delle Nazioni Unite e associato alla Comunità Economica Europea. L'attuale nome è ufficiale dal 1973, allorché fu scelto per sostituire quello coloniale di Honduras Britannico (v. XVIII, p. 556; App. II, i, p. 1189; III, i, p. 817; IV, ii, p. 137).

Ampio 22.965 km2, il B. confina a Nord con il Messico, che accampa pretese su una piccola parte del territorio, a Ovest e a Sud con il Guatemala, che lo rivendica per intero; a Est si affaccia sul lato settentrionale del Golfo di Honduras (Mar Caribico) con una costa bassa e in parte paludosa. Il territorio è del tutto pianeggiante a Nord, mentre a Sud s'innalzano alture che culminano a più di 1100 m, anche se nel complesso sono modeste.

La popolazione, che ammontava a 145.353 ab. alla data dell'ultimo censimento (1980), è salita a 179.800, secondo una stima, nel 1988; è assai poco densa (7 ab. per km2) ed è costituita per oltre il 50% da negri e mulatti, per quasi il 20% da amerindi e per il resto da meticci, bianchi e immigrati asiatici. La capitale è la cittadina di Belmopan (4500 ab.); l'unico centro urbano notevole è la città portuale di Belize (50.000 ab.). Lingua ufficiale è l'inglese, ma si usano correntemente lo spagnolo e un idioma creolo-inglese. La quasi totalità della popolazione è cristiana, prevalentemente cattolica. Nel complesso il B., per le influenze culturali e socio-economiche esercitate dalla dominazione britannica e per il modello amministrativo da essa ereditato, costituisce una realtà politico-territoriale alquanto estranea all'America Centrale istmica e per molti aspetti più somigliante ai paesi delle Antille.

Le principali risorse provengono dalla foresta, che copre quasi la metà del territorio e fornisce legni pregiati (cedro, mogano, palissandro) e un latice utilizzato nella fabbricazione della gomma da masticare. Meno importante è l'agricoltura, che tuttavia va ricordata per la coltivazione della canna da zucchero e per la produzione di agrumi (arance e pompelmi che in parte sono esportati e in parte alimentano industrie conserviere locali). Nella piattaforma continentale del Golfo di Honduras sono in corso da anni promettenti ricerche d'idrocarburi. Il B. esporta legname, latice, zucchero, agrumi e pesce. La bilancia commerciale è fortemente passiva, il reddito pro capite permane molto basso e il paese è tuttora costretto a ricorrere largamente agli aiuti britannici. Buone possibilità sembrano aprirsi al turismo (gli arrivi sono stati oltre 144.000 nel 1988), per il quale è in corso un ampio progetto promozionale su iniziativa delle Nazioni Unite.

Bibl.: W. D. Setzekorn, Formerly British Honduras: a profile of the new nation of Belize, Athens, Ohio, 1981.

Storia. - Il processo di decolonizzazione del B., che nel 1964 aveva ottenuto l'autogoverno interno, fu ostacolato dalle rivendicazioni del Guatemala sul territorio dell'ex Honduras Britannico. Il 21 settembre 1981 il B. conseguì infine l'indipendenza nell'ambito del Commonwealth, ma il mancato raggiungimento di un accordo con il Guatemala indusse il Regno Unito a lasciare proprie truppe nel paese per garantirne la difesa.

La vita del giovane stato è infatti condizionata dai rischi di annessione da parte del Guatemala, le cui rivendicazioni poggiano su motivazioni storiche, ma in realtà sono soprattutto di natura economica (accesso alla costa atlantica come sbocco delle regioni settentrionali guatemalteche, interesse allo sfruttamento del petrolio eventualmente scoperto).

Successivi tentativi di compromesso si arenarono di fronte alla richiesta del Guatemala di ottenere almeno una parte del B. meridionale e al rifiuto di questo di andar oltre alcune concessioni sulle acque territoriali e sui diritti di transito. L'avvento di un governo civile in Guatemala (1986), che ristabilì relazioni diplomatiche con il Regno Unito dopo un'interruzione di 23 anni, ha comunque favorito una ripresa dei negoziati con il B. a partire dal 1987. Nel maggio 1988 è stata istituita una commissione congiunta di rappresentanti del B., del Guatemala e del Regno Unito, con il compito di stilare un trattato che ponga termine alla controversia stabilendo l'indipendenza del B. e i confini tra questo e il Guatemala.

Sul piano interno le prime elezioni successive all'indipendenza (dicembre 1984) interruppero la lunga egemonia del People's United Party (PUP), forza politica dominante fin dagli anni Cinquanta, il cui leader, G. Price, era primo ministro dal 1964, e videro la vittoria del più conservatore United Democratic Party (UDP). Il nuovo governo, diretto dal leader dell'UDP M. Esquivel, ha impresso alla politica economica una svolta in senso liberista, cercando soprattutto di stimolare l'afflusso dei capitali stranieri, ma, dopo un aspro conflitto con l'opposizione del PUP, è stato sconfitto da quest'ultimo nelle elezioni del settembre 1989, che hanno riportato Price alla guida del paese. Il miglioramento delle relazioni con il Guatemala ha consentito l'ammissione del B. all'Organizzazione degli stati americani nel gennaio 1991.

Bibl.: C. H. Grant, The making of modern Belize. Politics, society and British colonialism in Central America, Londra 1976; O. N. Bolland, Belize: a new nation in Central America, Boulder (Colorado) 1986. Per ulteriori indicazioni, v. america, bibl.: America Centrale e Caribi, in questa Appendice.

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