PIRENEI, BASSI

Enciclopedia Italiana (1935)

PIRENEI, BASSI (A. T., 35-36)

Luchino Franciosa

Dipartimento della Francia sud-occidentale, costituito con il Béarn e le provincie basche di Labourd, Navarra e Soule, compreso tra l'Atlantico, la Spagna, e i dipartimenti di Landes, Gers e Alti Pirenei. Il territorio, esteso 7712 kmq., comprende tre regioni nettamente distinte per la natura del suolo e per il rilievo: a NNO., partendo dal basso Adour, una regione di piano, leggermente ondulata, i cui terreni calcarei e di molasse si elevano gradatamente dal livello del mare a 750-800 m.; a NNE. una regione di altipiani di terreni terziarî, rotta da lande sabbiose (lande di Pont-Long, di Mixe, di Hasparren); a sud infine la regione montuosa dei Pirenei, nella quale si aprono larghe vallate, e le cui potenti assise di calcari e di scisti raggiungono i 2285 metri nel Pic du Midi d'Ossau.

Il clima varia con l'altitudine: abbastanza mite in vicinanza del mare, molto rigido nella regione montuosa. Le precipitazioni sono abbondanti e in media raggiungono i 1300 mm. annui: la pioggia cade in tutto l'anno e nelle zone costiere è favorita dai venti di NNO.; la neve copre, per varî mesi dell'inverno, le zone più elevate dei Pirenei.

Tutte le acque, che vengono raccolte nei numerosi fiumi i quali formano come un grande ventaglio, vengono convogliate verso l'Oceano Atlantico per mezzo della Bidassoa, della Nivelle e dell'Adour.

L'economia della regione è principalmente basata sull'agricoltura: nelle zone piane, nelle vallate e sulle colline si coltivano cereali (a prevalenza mais, 163 mila tonn., e frumento, 43 mila tonn.), alberi da frutta (mele e pere) e vigneti; nelle zone montane, submontane e nelle lande, prati, pascoli e boschi. I prati si stendono su circa 1/3 della superficie territoriale e permettono una fiorente industria dell'allevamento bovino e ovino rappresentato da circa mezzo milione di capi (237 mila bovini e 313 mila ovini nel 1931). Sui boschi, estesi 126 mila ettari, si basano invece l'industria del legname da ardere e da lavoro e l'estrazione delle resine che alimentano gran parte dell'attività commerciale.

L'industria vera e propria ha poca importanza ed è limitata alla fabbricazione di oggetti di consumo locale - berretti, tele, trecce per sandali, scarpe di sparto - a qualche miniera di antracite o di marmo, ma più che altro all'industria alberghiera, determinata dallo sfruttamento di poche sorgenti termali e della costa a scopo balneare.

La popolazione (422.719 ab. nel 1931), non molto densa (54 ab. per kmq.), costituita da baschi e bearnesi, che conservano tuttora i loro antichi idiomi e costumi, è in diminuzione a causa dell'emigrazione, e vive quasi tutta accentrata. Capoluogo è Pau, stazione climatica invernale, con 38.962 ab. (1931): altri centri importanti sono Baiona. Mauléon, Oloron e Orthez, capoluoghi dei circondarî omonimi.

Le comunicazioni non sono facili, data la natura accidentata di gran parte della regione, attraversata dalla ferrovia Tolosa-Tarbes-Biarritz e da altre due linee secondarie.