BASILICATA

Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)

BASILICATA (VI, p. 308; App. II, 1, p. 365)


Sono in corso grandi opere di bonifica e di trasformazione fondiaria e imponenti lavori di irrigazione. La popolazione della regione era nell'aprile 1960 di 666.977 ab., con un aumento del 6,5% rispetto al 1951, dovuto per la massima parte a incremento naturale. In questo periodo sono stati creati due nuovi comuni, Filiano (1951) e Policoro (1959).

Un'opera complessa per migliorare le condizioni economiche ha intrapreso in B. la Cassa per il Mezzogiorno (dal 1950), rivolta alle opere di bonifica, alla sistemazione dei bacini montani, alla costruzione di acquedotti e di strade. Inoltre nel 1951 venne creata una sezione speciale per la riforma fondiaria (Ente Puglia Lucania) e nel 1957 fu istituito l'Ente d'irrigazione, pure per la Puglia e la Lucania. Sono inclusi nel comprensorio di riforma 543.000 ha (pari al 56% della superficie totale) e in esso sono stati espropriati circa 60.000 ha, dei quali 45.000 sono stati assegnati a 7500 unità produttive. Nella zona della collina materana sono stati costituiti poderi ad indirizzo cerealicolo pastorale, nella zona metapontina poderi ad indirizzo zootecnico industriale, e nei restanti terreni della collina lucana poderi ad indirizzo zootecnico cerealicolo.

Opere di consolidamento sono state effettuate principalmente nell'alto Agri, sia con graticciate che con muri di sostegno, mentre le zone franose sono state scoronate, gradinate, consolidate, rimboschite, frenando con briglie la forza erosiva dei torrenti. Fra le principali opere realizzate occorre ricordare: la diga di S. Giuliano sul Bradano, con creazione d'un invaso dal quale mediante un canale si deriveranno le acque verso la piana di Metaponto; la traversa sull'Ofanto a Ponte Venere; la diga di sbarramento sul Rendina (affluente dell'Ofanto); la diga di Pietra del Pertusillo nell'alto bacino dell'Agri, che assicurerà la produz. d'un'ingente quantità di energia elettrica (260 milioni di kWh annui) e l'irrigazione di 24.000 ha (su 42.000 totali irrigui). È prevista la creazione d'una quarantina di borghi residenziali e di 11.000 case; tra i primi va ricordata la Martella, a N della strada di bonifica Matera-Timmari, nella quale sono stati sistemati buona parte degli ab. dei Sassi di Matera. Sono sorti anche nuovi stabilimenti industriali: per la lo scalo ferroviario di Metaponto, per la produzione di solai in frazione Venusio di Matera, una fabbrica di canali prefabbricati nel Metapontino e inoltre il grande zuccherificio di Policoro, nell'Agro di Montalbano Ionico. Verso il Tirreno, intensamente valorizzata è stata la spiaggia di Maratea.

Bibl.: D. Prinzi, La riforma agraria in Puglia, Lucania e Molise nei primi cinque anni, Bari 1956; B. Kayser, Notes sur l'utilisation du sol dans les collines de Lucanie et de Calabre, in B. Assoc. Géogr. Franç., 1957, n. 261-2, pp. 167-74; F. Tichy, Die Entwaldungsvorgänge des 19. Jahrhunderts in der Basilicata u. ihre Folgen, in Erdkunde, XI (1957), pp. 288-96.

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