ACCORNERO, Bartolomeo

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 1 (1960)

ACCORNERO, Bartolomeo

Gaetano Arfè

Nacque a Viarigi Monferrato (Alessandria) da Evasio, il 15 genn. 1864. Assunto come fattorino nella Società Tramvie di Torino nel 1885, veniva nominato nel 1901 ispettore generale delle tramvie del Monferrato. In questo periodo si interessò anche di problemi agricoli, contribuendo allo sviluppo della Società Viticoltori di Casale Monferrato e della Società Agricoltori di Roma.

Nei primi anni del '900 cominciò a interessarsi di ricerche minerarie e, scoperti nel 1908 importanti giacimenti di terre per fonderie, diede vita in Casale Monferrato alla Società "Cav. B. Accornero & C.". Stabilitosi di lì a poco a Savona, scoprì in località Villapiana, nelle vicinanze della città, altri giacimenti di terre per fonderie e refrattarie, e ne iniziò lo sfruttamento su larga scala, costruendo un grande stabilimento nel quale furono impiantati numerosi mulini per la lavorazione delle terre e dei quarzi e per la macinazione delle grafitì. Un altro stabilimento fu costruito nei pressi di Savona per la fabbricazione di materiali refrattari, e altri impianti per la macinazione erano, nello stesso tempo, installati a Noli (Savona) per sfruttare gli importanti giacimenti di quarzo ivi esistenti.

Negli anni successivi l'A. estese ancora di più il suo raggio d'azione: miniere di grafite e caolino furono scoperte nel 1914 in Sanfron (Cuneo); nel 1915 miniere di lignite a Cadibona; nel 1916 miniere di grafite a Pinerolo e cave di terre per fonderie a Stazzano (Alessandria); nel 1918 cave di grafite e antracite in Bormida di Mallare (Savona); nel 1935 cave di sabbie quarzifere, argille e caolini refrattari nella zona di Mondovì; nel 1940 miniere di ferro e manganese in Mondovì. In tal modo l'A. si faceva promotore e fondatore di varie aziende minerarie, mentre la Società Accornero gestiva in proprio cave e stabilimenti in Savona, Noli, Stanzano, Vicoforte e Mondovì.

Il 20 febbr. 1921 l'A. fu nominato cavaliere al merito del lavoro. Morì a Savona il 4 sett. 1946.

Fonti e Bibl.: Arch. stor. defla federaz. naz. dei cavalieri del lavoro, fascicolo personale; E. Savino, La nazione operante (Profili e figure), Milano 1934, p. 1037; Artefici del lavoro italiano, Roma 1956, pp. 1-2.

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