Barbados Isola, la più orientale delle Piccole Antille, nel Mar Caribico; dal 1966 è Stato indipendente nell’ambito del Commonwealth. Il clima non è molto caldo, relativamente alla latitudine, e le piogge non sono eccessive (intorno a 1500 mm annui). Il territorio, in parte piano e in parte collinoso (336 m), è costituito per lo più da calcari madreporici. La capitale, porto di rifornimento per la navigazione oceanica e di esportazione dei principali prodotti, rimane una cittadina di modesta ampiezza demografica. La fitta popolazione è formata per oltre l’87,1% da neri e per il resto da meticci (6%) e da bianchi (5,5%). La religione anglicana è seguita da una cospicua comunità di protestanti, minore è la presenza cattolica.
L’economia, un tempo fondata esclusivamente sulla produzione della canna da zucchero, è basata prevalentemente sulle attività di servizio, che contribuiscono per quasi i quattro quinti alla formazione del PIL e occupano il 79,4% della popolazione attiva (2004). In particolare, come in tutti i paesi caribici, nel corso degli anni 1990 ha avuto un notevole sviluppo il turismo, in gran parte costituito da Statunitensi e Inglesi (552.000 ingressi nel 2004). A partire dagli anni 1980 si è affermata l’attività finanziaria, praticata in regime offshore, settore che il governo tende a incoraggiare attraverso la concessione di benefici fiscali. Di qualche importanza la pesca e l’industria manifatturiera (componenti elettronici e del comparto zuccheriero). L’isola è tra i paesi dell’area con maggiore reddito pro capite.
Scoperta agli inizi del 16° sec. dagli Spagnoli, che provocarono la totale scomparsa della popolazione indigena, B. fu occupata nel 17° sec. dalla Gran Bretagna. Rimase colonia fino al 1966, quando, dopo la graduale introduzione di riforme politiche negli anni 1950, ottenne l’indipendenza nell’ambito del Commonwealth. Sin dagli inizi il sistema politico di B. si è fondato sull’alternanza al governo tra il Barbados Labour Party (BLP) e il Democratic Labour Party (DLP), il primo più orientato verso una politica di allineamento con gli Stati Uniti, il secondo tendente invece a una politica estera basata su una maggiore autonomia. Al potere ininterrottamente dal 1993, il BLP è stato sconfitto dal DLP alle elezioni del 2008, che si è affermato anche alle elezioni del 2013, nelle quali però ha perso la sua solida maggioranza in Parlamento; le elezioni politiche svoltesi nel maggio 2018 hanno sancito la netta sconfitta del DLP, che dopo un decennio al governo ha ottenuto solo il 22,6% dei consensi, perdendo ogni rappresentanza in Parlamento, mentre il BLP si è aggiudicato il 74,5% dei suffragi, e la sua leader M. Mottley, prima donna nella storia del Paese, è subentrata nella carica al premier uscente F. Stuart. Nel settembre 2020 lo Stato antillano ha annunciato la sua intenzione di rompere il vincolo formale che lo lega costituzionalmente alla monarchia inglese, divenendo Repubblica entro il novembre 2021.