Bangla Desh

Enciclopedia dei ragazzi (2005)

Bangla Desh

Katia Di Tommaso

Terra di acque e di povertà

Il Bangla Desh è uno Stato giovane e poverissimo, con una popolazione enorme, una terra con poche risorse ed esposta ai rischi delle alluvioni, e che presenta una serie di problemi politici. È uno dei paesi del mondo in cui le persone devono ancora fare i conti con la pura e semplice sopravvivenza. L'emigrazione e la cooperazione internazionale sono, per ora, i suoi sostegni.

Una pianura alluvionale

Il Bangla Desh occupa gran parte della regione del Bengala: una pianura alluvionale alta meno di 90 m, salvo nella regione collinare di Chittagong, a sud-est; la pianura è attraversata dai fiumi Gange e Bramaputra e dai loro affluenti, che scendono dall'Himalaya e sfociano nel più grande delta del mondo, nel Golfo del Bengala. Il delta si è formato, e si accresce, con l'enorme quantità di limo trasportato dai fiumi. Il limo in parte si deposita anche nei letti dei corsi d'acqua, che si riempiono e si innalzano al di sopra della pianura circostante: i fiumi, cioè, sono 'pensili'.

Il clima è monsonico, caldo e molto umido; d'estate cadono anche più di 4.500 mm di pioggia. Se le nevi himalaiane si sciolgono in ritardo, i fiumi ricevono insieme troppa acqua ‒ quella proveniente dalle montagne e quella piovana ‒ e, dato che sono sopraelevati, spesso si verificano devastanti alluvioni, malgrado gli argini e le altre opere di difesa. In caso di alte maree eccezionali e mareggiate violente, anche l'acqua del mare invade le terre del delta; rari, per fortuna, sono i maremoti come lo tsunami del 2004.

Esclusa parte del delta, dove nelle foreste di mangrovie vivono il leopardo e la tigre del Bengala, il Bangla Desh è fittamente coltivato e molto popolato. Gli abitanti sono sparsi ‒ ma la capitale Dacca ne concentra più di 10 milioni ‒ e vivono in villaggi. L'economia è quasi solo agricola ‒ riso per il consumo locale, tè e iuta per l'esportazione ‒ e non produce abbastanza, anche se da pochi anni la velocità di crescita della popolazione ha cominciato a rallentare. Il Bangla Desh è, così, fra i paesi più poveri del mondo.

Un'indipendenza tormentata

Lo Stato del Bangla Desh è recentissimo. Nel 1971 si staccò dallo Stato del Pakistan, di cui faceva parte con il nome di Pakistan Orientale, pur essendone separato e molto lontano: fra le due parti di Pakistan, infatti, c'era tutta l'India, che quasi circonda il Bangla Desh. Le popolazioni di quest'area praticano varie religioni: soprattutto quella induista, in India, e quella musulmana. Quando nel 1947 i Britannici si ritirarono dal loro impero e concessero l'indipendenza, fu deciso di separare gli induisti, che dovevano vivere in India, e i musulmani, in Pakistan. Dato che i musulmani erano la maggioranza anche nell'area bengalese, il Pakistan musulmano comprese anche una parte del Bengala. Ma il Pakistan Occidentale, più sviluppato, non governò molto bene la regione orientale e questa, con una sanguinosa guerra civile, si rese indipendente con il nome di Bangla Desh. Il paese ebbe subito vita difficile, tra crisi economiche, carestie, alluvioni, epidemie, colpi di Stato militari.

Le differenze sociali sono molto forti: quasi tutta la popolazione ha un reddito bassissimo e poche famiglie controllano la maggior parte delle terre migliori. Da queste famiglie provengono i politici che si sono succeduti alla guida dei vari partiti che hanno governato il paese, tra i quali il partito islamico ha notevole importanza. Le riforme economiche tentate non hanno dato grandi risultati; il Bangla Desh ha perciò bisogno dell'aiuto internazionale, specie in occasione dei più gravi disastri naturali.

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