Balbuzie

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Alterazione del flusso verbale (detta anche disfemia o disartria funzionale), in forma di blocchi o ripetizioni di sillabe, causati da spasmi intermittenti dell’apparato fonoarticolatorio. Ne risulta una loquela periodicamente esitante, interrotta, tronca e abbondante di ripetizioni. La sede dell’inceppamento può essere la faringe, la glottide, la lingua o le labbra, per cui si parla di b. gutturale, linguale e labiale; si distinguono anche una b. fonatoria e una b. respiratoria.

Esistono vari gradi di intensità: dalla semplice titubanza e dalla ripetizione spasmodica di sillabe (tartagliamento), all’inceppamento e all’arresto della parola (impuntamento); nelle forme più gravi la b. è accompagnata da sincinesie più o meno diffuse in tutto il corpo, ma prevalenti in ambito facciale. I gradi di intensità del disturbo variano notevolmente nei diversi soggetti e anche nello stesso soggetto in situazioni diverse, e sono frequenti i periodi di remissione. L’incidenza della b. è maggiore nel sesso maschile rispetto a quello femminile, con un rapporto di 4 a 1. Per quanto riguarda il periodo di insorgenza, le età più significative sono considerate quelle dei 3 anni (momento di massima espansione linguistica) e dei 6 anni (prime richieste sociali in rapporto alla scolarizzazione); sono rare le insorgenze dopo i 12 anni. Sul piano terapeutico, la precocità dell’intervento diagnostico può migliorare l’efficacia dei trattamenti che prevedono cure specifiche con appropriati metodi foniatrici e psicoterapici.

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