Bakuhan

Dizionario di Storia (2010)

bakuhan (o bakuhantaisei)


bakuhan

(o bakuhantaisei) Sistema governativo dello shogunato Tokugawa (1603-1868), in Giappone, di tipo feudale e gerarchico, che raggiunse il suo perfezionamento sotto Hidetada (1579-1632) e Iemitsu (1604-51), i successori del fondatore dello shogunato Ieyasu (1543-1616). Il termine deriva dalla contrazione di bakufu, il governo shogunale, e han, i domini territoriali concessi dallo shogun a un . Ogni daimyo, oltre a riscuotere la tassa sul riso, a sua volta stringeva legami di fedeltà con propri vassalli, concedendo loro parti del dominio. Nei primi anni dello shogunato si lavorò per organizzare un sistema stabile e centralizzato. La capitale fu fissata a Edo e i Tokugawa erano il clan più potente, dal punto di vista militare ed economico. Al vertice della piramide governativa, con lo shogun, vi erano i roju («consiglieri anziani»), i wakadoshiyori («giovani consiglieri») e i bugyo (commissari, sovrintendenti), per il controllo dei templi, della capitale e delle finanze shogunali. Per impedire ai tozama (i daimyo «esterni», sottomessi a Ieyasu dopo la sua salita al potere) qualsiasi tentativo di ribellione si procedette a una risistemazione strategica dei domini e nel 1615 furono emanati il Buke shohatto (Leggi per i clan militari) e il Kinchu ­narabi ni kuge shohatto (Leggi per i funzionari imperiali e della corte) per il controllo dei daimyo e dei nobili. Fu stabilito il sankikotai (residenza alternata), che prevedeva una seconda residenza dei daimyo a Edo, con conseguente incremento dell’attività commerciale nella città e impoverimento dei daimyo, costretti a mantenere due residenze. Il controllo sulla popolazione rurale divenne più rigido. La popolazione fu divisa secondo il sistema mibunsei, che prevedeva le quattro caste separate dei samurai, contadini, artigiani e mercanti (shinokosho), cui seguivano i fuoricasta. I villaggi erano unità amministrative e le famiglie venivano riunite in associazioni dette gonen-gumi, per le quali assumevano responsabilità collettive (pagamento delle tasse e dei crimini commessi contro la legge) e doveri quali l’assistenza e il controllo reciproci.

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