Azeotropia

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Proprietà per la quale miscele di due, tre o più componenti dette azeotropi hanno punti d’ebollizione e di rugiada coincidenti ( punto azeotropico), per cui distillano con rapporto costante dei componenti stessi. In corrispondenza del punto azeotropico le miscele azeotropiche presentano un massimo ( a. positiva) o un minimo ( a. negativa) della temperatura di ebollizione. Sono esempi del primo caso le miscele di acqua con acido cloridrico (20,4%), solforico (98,3%) e nitrico (68%), del secondo la miscela di acqua e alcol (al 95,6% di quest’ultimo), dove le composizioni sopraindicate si riferiscono alla pressione atmosferica. Sia la composizione dell’azeotropo sia la temperatura del punto azeotropico variano con la pressione.

L’a. è dovuta alle interazioni reciproche che si esercitano fra le molecole dei componenti di una miscela. Non presentano a. le miscele di sostanze chimicamente simili, mentre essa si verifica in quelle di sostanze dissimili, quali gli idrocarburi e gli alcoli, gli alcoli e i chetoni e altre. L’a. è molto frequente quando uno dei componenti è l’acqua, come si riscontra nelle miscele di acqua e alcol etilico o nelle soluzioni acquose di diversi acidi. Industrialmente l’a. costituisce un ostacolo alla separazione dei componenti puri di una miscela, che può essere realizzata, per es., ricorrendo a particolari accorgimenti quali l’introduzione di un ulteriore componente. Esistono anche azeotropi eterogenei, così denominati perché in corrispondenza del punto azeotropico il liquido in equilibrio con il vapore non forma una fase omogenea, ma si miscela invece in due strati immiscibili.

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Temperatura di ebollizione

Pressione atmosferica

Acido cloridrico

Alcol etilico

Idrocarburi