Boeckh, August

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Storico ed erudito tedesco (Karlsruhe 1785 - Berlino 1867); prof. a Heidelberg e a Berlino, elaborò il nuovo concetto della filologia intesa come metodo storico diretto a indagare e ricostruire tutta la vita sociale e politica di un popolo, distinguendo in essa una parte materiale (l'ermeneutica e la critica) e una parte formale, riguardante la vita pratica, pubblica e privata, e la vita teoretica (scienze, arti, religioni). Scrisse specialmente su Platone e su Pindaro, ma l'opera sua maggiore è Die Staatshaushaltung der Athener (1817-40). Progettò con l'appoggio di Niebuhr il Corpus Inscriptionum Graecarum e ne curò i primi due volumi (1828 segg.).

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