ATLANTE

Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)

ATLANTE (V, p. 213; App. II,1, p. 298)

Riccardo RICCARDI

Nel decennio 1949-1959 è stato pubblicato un cospicuo numero di pregevoli atlanti, dei quali saranno ricordati qui soltanto i maggiori, a cominciare da quelli italiani.

Nel 1954-56 è uscita a Milano la "edizione del sessantennio" dell'Atlante Internazionale del Touring Club Italiano, nella quale parecchie carte sono di nuova elaborazione e a scala più grande di quella delle precedenti edizioni; nel 1959, la 5ª edizione del Grande Atlante dell'Istituto Geografico De Agostini di Novara, a cura di L. Visintin e U. Bonapace, anch'esso profondamente rinnovato (vi mancano però la parte storica ed il testo illustrativo). Dalla 4ª edizione del Grande Atlante De Agostini sono derivati i minori Atlante Universale (Novara 1955) e Atlante Mondiale (Novara 1957).

In Francia sono stati pubblicati l'Atlas International Larousse politique et économique (Parigi 1951), tecnicamente mediocre, soprattutto per quanto riguarda la rappresentazione del rilievo, e l'Atlas général Larousse (Parigi 1959), nel quale è soprattutto pregevole il complesso delle numerosissime cartine (in prevalenza storiche ed economiche) inserite nel verso delle tavole principali.

In Germania, oltre a un atlante derivato dal Grande Atlante De Agostini (il Goldmanns Grosser Weltatlas, Monaco 1955), è stato pubblicato l'eccellente Grosser Herder Atlas a cura di C. Troll (Friburgo 1958), che ha pure un ampio testo illustrativo, e inoltre sono uscite varie edizioni del ben noto Diercke Weltatlas (Brunswick), ottimo strumento di studio, usato largamente nelle scuole superiori, che è stato rinnovato e ampliato con la 89ª edizione.

Quanto agli atlanti inglesi, è da ricordare innanzi tutto che nel 1955-59 è uscito a Londra un nuovo Times Atlas of the World in cinque volumi, che è uno dei migliori atlanti internazionali, tanto dal punto di vista scientifico, quanto da quello tecnico. Altri atlanti inglesi notevoli sono l'Advanced Atlas of Modern Geography (Londra 1950), l'Oxford Atlas di C Lewis e J. D. Campbell (Londra 1951) e lo University Atrlas di H. Fullard e H. C. Darby (Londra 1958).

Nel 1953 negli Stati Uniti è stato pubblicato (New York) il World Geographic Atlas, che in massima parte deriva anch'esso dal Grande Atlante De Agostini.

Per la Russia si deve ricordare l'eccellente Atlas Mira (Mosca 1954), a cura di A.N. Baranov, che può competere, sia per ricchezza e bontà di contenuto sia per esecuzione tecnica, con i migliori grandi atlanti dei paesi occidentali.

Nello stesso anno 1954 a Madrid è uscito il primo grande atlante spagnolo, lo Atlas Universal Aguilar, mediocre dal punto di vista dell'esecuzione, ma del quale è interessante la parte che riguarda la Spagna.

Numerosi sono gli atlanti nazionali (dedicati cioè a un singolo Stato) che hanno visto la luce nel decennio 1949-59 o che sono ancora in corso di pubblicazione: l'Atlas de Cuba di G. Canet e E. Raisz (Cambridge, Mass., 1949), l'Atlas of land utilization in Taiwan (Taipei 1950), il Chung-kwa-min-kwo Sin Ti-tu (Nanchino 1952), l'Atlas de la República Argentina (Buenos Aires 1954), il nuovo Atlas of Canada (Ottawa 1958), la 2ª ediz. dell'Atlas de Portugal di A. de Amorim Girão (Coimbra 1959) e poi la nuova edizione dell'Atlas de France (Parigi), l'Atlas de Belgique (Bruxelles), l'Atlas over Sverige (Stoccolma), l'Atlas of Israel (Tel Aviv), il National Atlas of India (Calcutta e Dehra Dun), e l'Atlas of Australian Resources (Canberra), tutti in corso di pubblicazione.

Tra i non numerosi atlanti storici, particolarmente pregevoli sono due atlanti tedeschi, e cioè il Westermanns Atlas zur Weltgeschichte (Brunswick 1953-56) e il Grosser Historischer Weltatlas (Monaco, 1ª parte, 1953, e III parte, 1957; manca ancora la parte relativa al Medioevo).

Bibl.: R. Riccardi, Su alcuni recenti atlanti stranieri, in Bollettino della Società Geografica Italiana, 1952, pp. 504-517; id., La nuova edizione dell'Atlante Internazionale del Touring Club Italiano, ibid., 1955, pp. 85-94; id., Su un altro gruppo di recenti atlanti stranieri, ibid., 1957, pp. 77-99.

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