ASTI

Enciclopedia dell' Arte Antica (1994)

ASTI (Hasta o Asta)

E. Zanda

Città sorta sulla Via Fulvia nella seconda metà del II sec. a.C.. Fu municipium della IX regione augustea, forse difeso da mura (Claud., Carm., V, 203), noto per la produzione di ceramica (Plin., Nat. hist., XXXV, 12, 160); occupava un'importante posizione rispetto alla rete stradale che collegava i principali centri della Liguria interna: Industria a N, Pollenzo, Alba Pompeia e Aquae Statiellae a S.

All'inizio degli anni '80 uniche testimonianze del centro romano erano: la c.d. Torre Rossa e la necropoli rinvenuta a fine '800 in località La Torretta, fuori Porta Torino. L'andamento del Corso Alfieri, probabile decumano massimo, e la disposizione urbanistica, che ricalca ancora un tracciato ortogonale di strade, hanno fatto pensare a un impianto regolare, esteso longitudinalmente per c.a 800 m.

Scavi recenti, eseguiti nel corso di alcuni interventi di recupero edilizio del centro storico, hanno evidenziato la presenza di depositi relativi alla città romana in tutte le aree indagate. Le strutture rinvenute presentano un orientamento coerente con il reticolo viario attuale, a pianta ortogonale, benché la profondità dei piani di calpestio sia variabile e in particolare si distingua, come poi confermato da fonti documentarie medievali, un notevole dislivello tra città alta, a Ν del decumano massimo, e città bassa. Lo sviluppo per isolati regolari avvenne quindi certamente per mezzo di un'organizzazione a terrazze degli edifici, anche se la costruzione dei varî lotti dovette procedere per gradi e prese le mosse verosimilmente nelle aree contigue all'asse portante di attraversamento, la Via Fulvia.

Le indagini degli ultimi anni hanno permesso di acquisire, oltre a questi dati generali, elementi utili alla conoscenza della tipologia di edifici pubblici e privati: le strutture relative a un grande calidarium con due o più esedre, in cui dovevano trovare posto le vasche, fanno certamente parte di un impianto termale pubblico e di considerevole impegno costruttivo, databile entro la fine del II sec.; il ritrovamento poi di una robusta muratura che descrive un arco di cerchio, contraffortata da doppi muri di spina, la cui costruzione dovrebbe risalire al I sec. d.C., non lascia dubbi sulla localizzazione di uno degli edifici per spettacolo, teatro e anfiteatro. Altrove sono state rinvenute strutture relative a case di abitazione: si segnala in particolare una ricca domus situata presso la Torre Rossa, caratterizzata da un vasto triclinio arricchito da un tappeto musivo; l'edificio fu costruito nella seconda metà del I sec., più volte restaurato e distrutto nel IV-V sec. come dimostrano i materiali ceramici contenuti nei cavi di spoliazione.

Bibl.: Segnalazioni di rinvenimenti: NSc, 1879, p. 126; 1881, p. 150; 1882, p. 124; 1889, p. 287; G. Fantaguzzi, Sulla necropoli di epoca romana fuori Porta Caterina in Asti, in Atti della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti, IV, 1883, pp. 95-112. - In generale: G. Gabiani, Asti nei suoi principali ricordi storici, Asti 1927; id., Catalogo del Museo Archeologico di Asti, Asti 1933; L. Vergano, Storia di Asti, Asti 1951; V. Comoli Mandracci, Studi di storia dell'urbanistica in Piemonte: Asti, in Studi Piemontesi, I, 1972, pp. 57-72; E. Zanda, A. Crosetto, L. Pejrani, Asti: interventi archeologici e ricerche in centro storico. 1981-1985, in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, V, 1986, pp. 67-121.