ASCOSPORA

Enciclopedia Italiana (1929)

ASCOSPORA

Giovanni Battista Traverso

. Così è chiamata la spora che si forma nell'interno dell'asco (v.), che è quindi caratteristica degli Ascomiceti. L'asco appena differenziatosi contiene due nuclei, ma questi ben presto si fondono in un unico nucleo diploide (cariogamia), il quale entra subito in divisione secondo il processo riduzionale, dando due nuclei aploidi. Questi a loro volta si dividono, con processo però equazionale, ciascuno in due, dando origine così a quattro nuclei, che si dividono allo stesso modo formandone otto. Si può pertanto affermare che negli Ascomiceti la formazione delle ascospore segna l'inizio del gametofito, il quale terminerà poi con la formazione dell'asco 0 delle ife ascogene. Gli otto nuclei che si sono formati dentro l'asco diventano il centro di attrazione di altrettante massule di citoplasma che si rivestono poi di membrana, così che si finisce per avere dentro l'asco otto ascospore libere, giacenti nel citoplasma residuo, detto epiplasma, per lo più ricco di glicogene. Per quanto il numero tipico delle ascospore in ogni asco sia di otto, non è raro il caso di trovarne di meno (quando il nucleo dell'asco si divide una o due sole volte, oppure quando qualche spora non si sviluppa per cause accidentali), o di più (quando il nucleo si divide successivamente più di tre volte, fino a dieci, con formazione in questo caso di 1024 ascospore, come si è osservato in Thelebolus). In seguito al dissolvimento parziale o totale della membrana dell'asco o alla deiscenza di esso per lo più col distacco d'un opercolo all'apice, le spore vengono messe in libenà o lanciate fuori per la disseminazione e, in condizioni opportune, germinano emettendo uno o più tubetti miceliari.

Le ascospore possono presentare forme e dimensioni diversissime, da sferiche a filiformi, con prevalenza però del tipo ellissoidale od ovoidale, da 1 μ a qualche centinaio di μ; sono tipicamente unicellulari, ma non di rado anche pluricellulari per la presenza di setti trasversali o irregolari; hanno lo strato esterno della membrana (episporio) liscio, oppure ornato di aculei, verruche, creste, ecc., per lo più incoloro ma talvolta anche colorato, specialmente in bruno.

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