Cossutta, Armando

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Uomo politico italiano (Milano 1926 - Roma 2015). Dopo aver aderito clandestinamente al PCI nel 1943, partecipò alla Resistenza combattendo nelle brigate Garibaldi. Nel dopoguerra svolse numerosi incarichi in seno al partito e fece parte della Direzione nazionale dal 1959 al 1986. Contrario allo "strappo" dalle radici e dalla tradizione comuniste, alla fine degli anni Ottanta si schierò contro lo scioglimento del partito e nel corso del XX Congresso del PCI (febbr. 1991) si oppose alla nascita del Partito democratico della sinistra, promuovendo successivamente la formazione del Partito della rifondazione comunista di cui fu presidente dal 1992 al 1998. Nell'ottobre 1998, non condividendo la decisione espressa dalla maggioranza del PRC di bocciare la manovra finanziaria e ritirare la fiducia al governo Prodi, C. si dimise dalla presidenza e, dopo essere uscito dal partito, fu tra i fondatori del Partito dei comunisti italiani, di cui fu eletto presidente (carica da cui si è dimesso nel 2006). Senatore dal 1972 al 1994, deputato dal 1994 al 2006, dal 1999 al 2004 ricoprì la carica di deputato al Parlamento europeo. Alle elezioni politiche del 2006 è stato eletto senatore per la lista Insieme con l'Unione. Nell’aprile 2007 ha presentato le dimissioni dal partito.

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