ARIARATE V Eusebe Filopatore

Enciclopedia dell' Arte Antica (1958)

ARIARATE V Eusebe Filopatore (᾿Αριαρά-ϑης Εὐσεβής Φιλοπάτωρ)

M. Borda
L. Rocchetti

Re di Cappadocia, figlio di Ariarate IV. Cominciò il suo regno nel 162 a. C. Rifiutò aiuto a Demetrio I di Siria che era salito al trono contro la volontà dei Romani e fu perciò da questi, alleatosi col fratello Oroferne, cacciato dal regno. Caduto Demetrio (150), collaborò con Roma nella guerra contro Aristonico e vi perse la vita (130 a. C.). La testa diademata di A., dai tratti giovanili, appare su tetradracmi argentei coniati durante il suo regno; effigie fisionomicamente poco caratterizzata, di un realismo sobrio e disciplinato. La folta capigliatura a lunghi riccioli scendenti sulle spalle esprime un tipo idealizzato "apollineo". A. V appare raffigurato su un'anfora panatenaica della fine del II sec. a. C. sotto le spoglie di un agonoteta. In seguito a questa raffigurazione si è riconosciuto A. V nel busto 3556 del Museo Naz. di Atene.

Bibl.: B. Niese, in Pauly-Wissowa, II, cc. 818-819, s. v., n. 5; monete: British Museum Coins, Cappad., p. 33, 2 t. VII, 3-4; B. V. Head, Historia numorum, Oxford 1911, p. 750; S. Papaspiridu-Karousos, Τεχνολοηικὸς καϑορισμὸς τοῦ ἐκ τοῦ ᾿Ολομπιείου Παναϑηαικοῦ ἀμϕορέως, in ᾿Εϕημ., 1948-49, pp. 20-32, fig. 17; M. Th. Mitsos, Παναϑηαικὸς ἀμϕορεὸς ἑλλενιστικῆς ἐποχῆς ἐκ τοῦ ἐν ᾿Αϑήναις ᾿Ολυμπιείου, in ᾿Εϕημ., 1948-49, pp. 5-9, fig. 3.

(M. Borda - L. Rocchetti)