ARGILLA

Enciclopedia Italiana (1929)

ARGILLA (fr. argile; sp. arcilla, ted. Ton; ingl. clay)

Ettore ONORATO
Agostino PALMERINI

Roccia sedimentaria, clastica, incoerente e d'aspetto terroso. È costituita principalmente da un silicato di alluminio idrato, colloidale, che costituisce la cosiddetta sostanza argillosa, in gran parte residuo dell'alterazione di feldspati e di feldspatoidi per effetto degli agenti atmosferici. È lo stato colloidale della sostanza argillosa che conferisce all'argilla la proprietà di poter assorbire acqua (fino al 70%) e trasformarsi in una massa pastosa, plastica, che si lascia perciò foggiare facilmente in tutti i modi. Alla sostanza argillosa si trova mescolata della sabbia quarzosa, dalla cui percentuale dipendono le proprietà fisiche dell'argilla stessa (v. argillose, rocce). Il colore invece è dovuto alla presenza di composti di ferro (ossido, ossido idrato, solfuro) e di sostanza carboniosa di origine organica. Altri costituenti (carbonato di calcio, di magnesio e alcali) nell'argilla propriamente detta, cioè nell'argilla plastica, possono essere presenti, in percentuali non elevate.

L'argilla può perdere una parte dell'acqua di assorbimento e poi riprenderla facilmente. Cotta ad alta temperatura, perde tutta l'acqua, indurisce, conserva la forma data prima della cottura, e non è capace di riacquistare la plasticità anche se molto finemente polverizzata.

L'argilla fonde a temperatura tanto più alta quanto più elevata è la percentuale di carbonato di calcio, di carbonato di magnesio e degli alcali, che essa contiene.

L'argilla serve per la fabbricazione dei laterizî e per pasta di ceramiche ordinarie, inoltre per la fonderia e, se ricca di ossido di ferro e di manganese, per colori.

L'argilla si mescola a grafite per foggiare crogiuoli.

Argilla smectica. - È una specie di argilla non plastica, untuosa, biancastra o grigiastra, contenente circa il doppio dell'acqua dell'argilla plastica. Non si può modellare, ed è capace di assorbire grassi. Perciò si usa per terra da folloni (onde il sinonimo di argilla o pietra saponaria) e per scolorare e filtrare olî ed altre sostanze.

Argilla bianca (lat. scient. Bolus alba). - La polvere di argilla bianca, sterilizzata, per le sue proprietà di assorbimento analoghe a quelle della polvere di carbone, si adopera per uso esterno nelle dermopatie, per uso interno nelle intossicazioni delle vie digestive. Viene anche adoperata come antidiarroico in genere: 50-100 grammi negli adulti; 10-30 nei lattanti.

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