Argilla

Enciclopedia dei ragazzi (2005)

argilla

Fabio Catino

La materia più versatile che l'uomo abbia conosciuto

Le proprietà dell'argilla, un materiale terroso, sono state riconosciute dall'uomo fin dalle più antiche civiltà: i Sumeri, la utilizzarono fra le altre cose, come base per incidervi la prima scrittura della storia. Oggi, nuove conoscenze hanno enormemente ampliato il suo campo d'uso, tanto da farne secondo alcuni la materia prima più interessante dei tempi moderni.

Struttura e caratteristiche

L'argilla è un deposito sedimentario costituito da granuli minerali di dimensioni inferiori a 1/16 di millimetro. I minerali che la caratterizzano, i fillosilicati, derivano dallo sgretolamento di rocce preesistenti che, dopo aver subito nella maggioranza dei casi un processo di trasporto, sedimentano in strati sui fondali dei grandi laghi, dei mari e degli oceani, e nelle zone di accumulo alla foce dei fiumi (delta fluviali). Le ridottissime dimensioni e la struttura dei minerali argillosi danno ai relativi sedimenti una grande capacità di trattenere l'acqua e una elevata plasticità. I minerali argillosi tendono a perdere queste caratteristiche quando diventano più compatti a causa delle modificazioni chimico-fisiche subite dopo la fase di sedimentazione. Durante il seppellimento, infatti, i livelli argillosi sono sottoposti ad aumenti di pressione e di temperatura. Così trasformate, le rocce a prevalente composizione argillosa sono denominate argilliti.

Dalle mani dei Sumeri agli altiforni

Da molto tempo l'uomo si serve delle argille, di cui ha sempre apprezzato la duttilità, anche se ha imparato a valutare alcuni gravi rischi legati al loro comportamento meccanico e idraulico. Infatti, in misura variabile secondo la loro composizione mineralogica, le argille si rigonfiano assorbendo l'acqua nel terreno e sono soggette a intensi fenomeni erosivi che possono condurre a frane rovinose. Tuttavia, per questa stessa capacità di assorbire acqua e di assumere una forma pastosa e plasmabile, le argille hanno trovato svariati impieghi fin dai tempi più remoti. Già i Sumeri ricorrevano all'essiccamento al sole dell'argilla sagomata in piccoli parallelepipedi, tecnica con cui ricavavano mattoni per le loro abitazioni.

Per rendere i manufatti in argilla inalterabili nel tempo e resistenti agli agenti atmosferici, probabilmente gli stessi Sumeri praticavano anche la cottura in fornace. In effetti, portato ad alte temperature, il materiale argilloso rilascia completamente l'acqua contenuta, perde la capacità di assorbirne ancora e si indurisce definitivamente.

Ampiamente utilizzata in tutte le epoche nella forma della terracotta per produrre oggetti vari di uso comune (vasellame, utensili, tegole, materiale edilizio, e altro), l'argilla ha svolto un ruolo determinante anche nello sviluppo della scrittura. Furono sempre i Sumeri a utilizzarla come supporto su cui registrare la prima forma di scrittura conosciuta, quella a caratteri cuneiformi.

Le nuove utilizzazioni

Pur avendo una così antica tradizione, le argille sono ancora oggi di notevole interesse tecnico e industriale. Esse trovano varie applicazioni: in agricoltura, come veicolo di fertilizzanti; nell'industria tessile, come agenti sgrassanti; nell'industria petrolchimica, come catalizzatori, cioè per accelerare le reazioni chimiche; in attività di bonifica dei suoli, come agenti antinquinanti.

Tra i materiali argillosi, il più versatile è la bentonite. Quest'argilla, costituita prevalentemente dal minerale montmorillonite, presenta la massima capacità di rigonfiamento in acqua, caratteristica che la rende preziosa in diversi settori produttivi, come l'ingegneria civile, dove è utilizzata come eccellente impermeabilizzante, o quella siderurgica, dove si impiega per facilitare il processo di fusione.

I miti dell'argilla

Che la storia dell'umanità sia 'impastata con l'argilla' lo testimoniano molti miti. Nella saga mesopotamica di Gilgamesh si legge di una divinità che con l'argilla dà forma agli umani. Anche nella Bibbia si dice che "il Signore prese la creta, la plasmò e con un soffio diede vita all'uomo". Nella tradizione ebraica, d'argilla sono plasmati i Golem, esseri informi che prendono vita grazie a una formula magica; la leggenda del Golem di Praga, una statua d'argilla costruita nel Cinquecento perché proteggesse gli Ebrei dalle persecuzioni, ha ispirato molte opere letterarie e cinematografiche.

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