Argènto

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)

argento


argènto [Der. del lat. argentum, da una radice indoeuropea significante "brillare"] [CHF] Elemento chimico di simb. Ag, numero atomico 47 e peso atomico 107.868, di cui sono noti due isotopi stabili con numero di massa 107 (abbond. relat. 51.84 %) e 109 (48.16 %) e vari isotopi instabili (v. App. I: VI 655 c). Appartiene alla colonna b del I gruppo, 2° periodo (grande) del Sistema periodico degli elementi ed è diffuso sia come composto (solfuri), sia allo stato nativo. È un metallo bianco lucente, duttile e malleabile, ottimo conduttore del calore e dell'elettricità; nei suoi composti si comporta principalmente da monovalente. ◆ [CHF] A. vivo (lat. argentum vivum): denomin. data talora, ma non in contesti strettamente scientifici, al mercurio.

Principali proprietà dell'argento

Calore spec. [103 J kg-1 K-1] 0.237 (25 °C)

Coeff. dilat. term. lin. [K-1] 19 10-6 (25 °C)

Condutt. term. [W m-1 K-1] 429 (25 °C)

Configurazione elettronica (Kr) 4d10 5s1

Durezza [Mohs] 2.5÷4

Energia di ionizzazione [eV] (I)7.58;(II)21.49

Entalpia di fusione [103 J kg-1] 10.46

Entropia termica [J K-1 mol-1] 42.55 (25 °C)

Massa volumica [103 kg m-3] 10.50 (20 °C)

Resistività elettr. [10-8 ž m] 1.46 (0 °C)

Sez. d'urto di assorb. per neutroni termici [barn atomo-1] 63.6

Struttura cristallina (298 K) cub. fac. centr.

(par. reticolari in Å) (a=4.08)

Suscett. magn. mol. [10-6 CGSem] -19.5 (20 °C)

Temperatura di ebollizione [K] 2485

Temperatura di fusione [K] 1235

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