Arbe

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(serbocroato Rab) Isola della Dalmazia (93,6 km2 con 9500 ab. circa nel 2007); dista dalla costa croata 1,8 km (Canale della Morlacca). Ha forma allungata e direzione generale da NO a SE. Costituita in prevalenza da calcari, è piuttosto montuosa (Tignaro, 408 m), con coste alte e articolate. La temperatura è quasi subtropicale con un quarto dell’area a coltura. L’insediamento è sparso.

Il capoluogo, Arbe, fu colonia romana nella provincia illirica; passata ai bizantini poi agli slavi, nel 1000 fu annessa a Venezia, cui rimase, pur conservando una certa autonomia sino alla caduta della Repubblica (1797).

Il campo di concentramento di Campora d'Arbe

Nell'isola di Arbe, in località piana di Kampor (Campora), l'esercito d'occupazione italiano allestì tra il luglio e l’agosto 1942 - un anno dopo l’annessione al Regno d’Italia del settore meridionale della Slovenia, del governatorato del Montenegro e di parte della Bosnia-Erzegovina, e su disposizione del generale fascista M. Roatta - un campo di concentramento gestito esclusivamente da militari dell’esercito italiano, in cui furono internati civili sloveni, croati e della Venezia Giulia, accusati di connivenza con i partigiani, oltre a migliaia di ebrei residenti in Croazia. Su un numero totale di internati civili (molti dei quali donne e bambini) stimato tra i 10.0000 e i 15.0000, almeno 1000-1500, costretti a condizioni di vita inumane, a insostenibili turni di lavoro e a violenze sistematiche, morirono per denutrizione, freddo e malattie. Smantellato subito dopo l’Armistizio, occultato dalle fonti storiche italiane e pressoché ignoto anche alla memoria collettiva, nell'area occupata dal cimitero del campo è stato edificato nel 1953 un memoriale progettato dall’architetto sloveno E. Rawnikar.

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