apertura
Si chiama a. di credito il contratto, normalmente oneroso, con cui una banca (accreditante) si obbliga a tenere a disposizione del cliente (accreditato) una somma di denaro, per un dato periodo di tempo o a tempo indeterminato (art. 1842 c.c.). L’a. di credito può essere semplice o in
Nella tecnica borsistica l’a. di borsa è l’inizio delle contrattazioni nelle riunioni di borsa; in genere essa riguarda i primi 10 o 15 minuti delle negoziazioni; il prezzo praticato in tale periodo è detto corso o prezzo di apertura. L’ordine dato all’agente di cambio da eseguirsi nel periodo in questione è chiamato ordine di borsa in apertura.
In ottica l’a. di un sistema centrato accomodato all’infinito (per es., un telescopio) corrisponde al diametro della pupilla d’ingresso. Si chiama angolo di a. del sistema rispetto a un punto oggetto A posto sul suo asse a (v. fig.) l’angolo 2 α sotto il quale è visto da A il diametro D della pupilla d’ingresso, cioè l’a. del cono dei raggi uscenti da A che vengono realmente utilizzati dal sistema. Se n è l’indice di rifrazione del mezzo compreso tra A e S, si chiama a. numerica del sistema rispetto ad A la quantità n senα. Per gli obiettivi ha particolare interesse la cosiddetta a. relativa, rapporto tra D e la distanza focale f, da cui dipende in modo essenziale la luminosità dell’obiettivo; si usa esprimerlo nella forma 1/r, con r=f/D (per es.: 1/2,5; 1/10; ecc.). Talora, sull’obiettivo è indicata non l’a. relativa ma direttamente l’a., cioè il diametro della pupilla d’ingresso, nella forma f/r (per es.: f/1,1; f/3,5; ecc.).
L’apertometro è lo strumento per la determinazione dell’a. numerica di obiettivi, specialmente di quelli per microscopi.
Il grado di a. è la distanza tra due superfici od organi delle cavità superiori dell’apparato di fonazione che sono interessati in una data articolazione (per es. il labbro inferiore e l’arcata dentaria superiore). Il grado è considerato in senso verticale per ogni punto compreso fra le labbra e l’ugola. I fonemi di una lingua possono sistemarsi scalarmente secondo il grado di a.; le vocali occupano i gradi maggiori (massimo nei vari tipi di a); all’estremo opposto si trovano le occlusive con il grado zero.